Calcio e Finanza
·30. Oktober 2024
Calcio e Finanza
·30. Oktober 2024
«Ho incontrato il security manager della Roma… mi ha chiesto di alcune bonifiche da fare sia a Trigoria, sia negli uffici della Roma». È una telefonata del 26 aprile del 2023 a rivelare il contatto della Equalize con un manager del club giallorosso. Un lavoro semplice, «da tremila euro», che la società di investigazione privata, sotto inchiesta a Milano per traffico di informazioni riservate, voleva portare a termine anche per agganciare la nuova proprietà americana, quella dei Friedkin.
Tutto – scrive La Repubblica nella sua edizione odierna – si gioca sui rapporti e sulle relazioni. È Carmine Gallo, l’ex super poliziotto ai domiciliari nell’ambito dell’indagine dei pm milanesi, ad alzare il telefono e spiegare che la società di Trigoria (estranea all’inchiesta) è stata spiata, per questo motivo occorre dare una ripulita a tutto l’ambiente, al centro sportivo di Trigoria e negli uffici di via Tolstoj, che fino a febbraio ospitavano la sede della società.
Gallo informa Pazzali, titolare della Equalize, «della necessità di procedere ad una bonifica dei locali dell’As Roma per avvicinare l’importante cliente», si legge nell’informativa allegata all’inchiesta. La richiesta sarebbe partita da Angelo Ruocco, security manager della Robert Bosch Spa e all’epoca anche dirigente con la delega alla sicurezza della As Roma.
Il periodo per la Roma è positivo, ma i suoi proprietari temono per la sicurezza del club, in fase di riassetto. Il 18 aprile 2023 a Trigoria si è insediata la manager greca Lina Souloukou, nominata CEO e General manager della società. Nella Roma, insomma, è il momento di cambiamenti strategici.
E nella conversazione Gallo racconta quanto appreso dai vertici della sicurezza della Roma, che si sarebbero attivati su precisa richiesta di Dan Friedkin e di suo figlio Ryan: «Mi ha spiegato lui che la proprietà è americana, sono degli americani i proprietari della società e quindi, quando hanno cambiato un pochettino la sede e tutto e via… tramite, hanno affidato l’incarico a una società e si sono accorti che questa società stessa che doveva fare le bonifiche, loro stessi gli hanno messo qualcosa dentro per dire, abbiamo trovato, mentre in realtà l’hanno fatto per giustificare la loro presenza lì, ecco tutto insomma…».
I Friedkin temono che l’operazione di bonifica effettuata in precedenza da un’altra società non sia andata a buon fine e si muovono per intervenire. Il 14 maggio del 2023 i Friedkin ingaggiano Carlo Turchi Feliziani, che in passato aveva già ricoperto lo stesso ruolo all’interno della società. Gallo è titubante rispetto all’operazione, che non garantirebbe guadagni, ma soprattutto sarebbe distante dal core business dell’azienda.
«Io gli ho detto già che lo faceva un nostro partner, non lo facciamo noi. Gratis non glielo posso fare, perché ovviamente a quelli li devo pagare, a quelli che lo fanno!». Anche Pazzali inizialmente è contrario: «Noi non facciamo queste robe qua». Poi, convinto dell’importanza di coltivare una relazione con i Friedkin, incalza Gallo, consigliandogli di non rinunciare al lavoro. Anche a costo di rimetterci economicamente: «Eh, li paghi, gli fai un regalo… Cosa vuoi che ti dica? Fai un regalo alla Roma!».