Cagliarinews24
·22. Februar 2025
Conferenza stampa Nicola: «Ci servirà umiltà contro la Juventus. Coman, Luvumbo e Gaetano titolari? Dico questo»
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·22. Februar 2025
(Elia Serra inviato in sala stampa all’Unipol Domus) – Davide Nicola oggi alle ore 12:15 ha presentato la partita valida per la 26a giornata del campionato di Serie 2024-2025. L’allenatore del Cagliari interviene in conferenza stampa alla vigilia della complicata sfida interna contro la Juventus di Thiago Motta. Le sue parole:
LA CONFERENZA STAMPA DI DAVIDE NICOLA
VIGILIA – «La rifinitura allo stadio è stata una scelta per entrare prima nel clima partita, quando si può è una cosa allenante a livello mentale prepararci davanti ai nostri tifosi. E’ stata una settimana intensa perché la Juventus è una squadra di livello ma anche noi possiamo dire la nostra con il coraggio che ci può spingere a migliorare».
JUVENTUS – «Ho visto la partita di Champions e secondo me hanno giocato bene contro una squadra che gioca con un ritmo importante. Abbiamo obiettivi diversi ma durante la partita ci sarà il momento di imporre le nostre idee. Se Vlahovic avesse segnato sarebbe cambiato tutto per loro! La nostra sarà una gara che ci impone di migliorare e potremmo avere delle opportunità, loro sono una squadra che gioca in modo moderno. Costruiscono i diversi modi, anche a tre, attaccano bene la linea difensiva e sanno alzare bene i terzini come hanno fatto con Weah. Abbiamo l’umiltà per sfidarli ma c’è anche la consapevolezza di dover giocare il nostro gioco, possiamo crearci le nostre occasioni».
PAROLE MOTTA E POST BERGAMO – «Vittoria contro una big che manca? Abbiamo desideri grandi giocando contro la Juve, servirà la capacità di prendere i tre punti. Quando giochiamo con le big vogliamo confrontarci oltre a pensare al risultato, speriamo di poter soddisfare la nostra gente. In una partita del genere è importante la preparazione, nel calcio nulla è impossibile. In una singola partita può succedere di tutto fermo restando che dovremmo applicarci in modo maniacale».
ANDATA – «La Juventus è diametralmente opposta all’Atalanta per modo di attaccare e di difendere, la Dea ha uno stampo europeo e la Juve lo sta raggiungendo. Per come gioca Motta sono importanti gli spazi e la riaggressione, sanno attaccare bene ma anche palleggiare in maniera qualitativa quando serve scardinare le squadre. Dovremo andare oltre alla partita di Bergamo, ci abbiamo lavorato e domani dovremmo essere aggressivi e tenerci alti. Quando ci dovremmo abbassare l’aggressività dovrà essere usata in modo ordinato, non sarà semplice per i ragazzi. Abbiamo giocato bene all’andata, il Cagliari di allora ha dato vita al Cagliari di adesso. La Juventus è cambiata con l’arrivo di giocatori come Kolo Muani e Veiga che comunque non ci sarà, sono ad un livello importante per cui mi aspetto una gara diversa da quella dello Stadium!».
CORRERE DI PIU’ – «Non credo al fatto della loro stanchezza, anche a noi è capitato di giocare tre partite in sette giorni ma io tolgo l’alibi della stanchezza ai miei ragazzi. I giocatori ormai sono abituati a recuperare velocemente, loro sono abituati agli impegni ravvicinati, vorranno inseguire i loro obiettivi come faremmo noi. In questo calcio non basta più correre di più ma serve farlo bene, non sempre la qualità di corsa coincide con la quantità. Ormai in questo calcio sono due cose elevate».
SINGOLI – «Luvumbo e Coman si allenano in modo serio, Gaetano ha fatto due allenamenti completi oltre alla rifinitura odierna, vedremo che utilizzo gli darò se dall’inizio o meno. Coman sta crescendo e si sta centellinando nel lavoro che gli viene dato, può migliorare in questo modo le sue prestazioni, sta aumentando in carichi di lavoro. Luvumbo non ha questioni fisiche in ballo ma il timore delle ricadute, ha avuto una distorsione non facile, è normale che non abbia grande confidenza nei contrasti».
FASE DIFENSIVA – «Concentrazione? Abbiamo fatto una partita attenta e concentrata ma abbiamo rischiato di subire gol nel finale, cosa normale. Nell’arco della partita è stata buona l’impostazione, dobbiamo essere sempre attenti nel passaggio da una fase di gioco all’altra. In Serie A c’è molta preparazione sulla tattica, ora servono delle letture immediate».
ADOPO – «Margini di miglioramento? Quando un giocatore è poco conosciuto e fa mezza partita fatta bene si parla troppo di lui. E’ la prima volta che ha questa continuità di gioco, Adopo ha grandi margini di crescita nell’idea che ho io per lui. Può migliorare nella lettura degli spazi e nell’incisività ma anche nel posizionamento e nella postura. Ha qualità che lo portano a sopperire a determinate carenze, deve avere pazienza».
PALOMINO – «Ho letto della sua situazione e dell’interesse per lui, cosa che ci fa piacere. Io di lui parlo come un mio giocatore, di cose se ne leggono e dicono tante, per noi è un giocatore importante. Non vogliamo che vada via, è una pedina fondamentale al di là delle presenze. Credo in lui, partecipa alla crescita del progetto Cagliari. Se avesse necessità personali si ascolterebbero ma io vorrei che rimanesse a Cagliari».
CAGLIARI – «Sono quì da poco ma ho avuto diversi motivi d’orgoglio nell’essere allenatore del Cagliari, quì capisci subito dove arrivi e che devi meritarti l’affetto dei tifosi, oggi lo abbiamo visto. Ricevo centinaia di lettere da bambini sardi e mi sto organizzando per poter rispondere a tutte! Queste sono cose fondamentali, il futuro del calcio è come ci vedono questo bimbi».
ATTEGGIAMENTO – «E’ un lavoro che stiamo facendo e che non è finito, possiamo migliorare alcuni aspetti e le diverse soluzioni. Serve che mantengano la mentalità che hanno nelle cose che stanno facendo. Io lavoro in campo con i ragazzi e non sulla testa, voglio creargli delle aspettative per migliorare la qualità delle nostre prestazioni».
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