Juventus, icona calling: a tu per tu con Chicco Cerea e Carlo Cracco. Evento speciale all’Allianz Stadium. Il comunicato e tutti i dettagli | OneFootball

Juventus, icona calling: a tu per tu con Chicco Cerea e Carlo Cracco. Evento speciale all’Allianz Stadium. Il comunicato e tutti i dettagli | OneFootball

Icon: Juventusnews24

Juventusnews24

·12. Mai 2025

Juventus, icona calling: a tu per tu con Chicco Cerea e Carlo Cracco. Evento speciale all’Allianz Stadium. Il comunicato e tutti i dettagli

Artikelbild:Juventus, icona calling: a tu per tu con Chicco Cerea e Carlo Cracco. Evento speciale all’Allianz Stadium. Il comunicato e tutti i dettagli

Juventus, icona calling: a tu per tu con Cerea e Cracco. L’iniziativa del club bianconero e i dettagli

Una serata speciale allo Stadium: di seguito la nota del club bianconero con tutti i dettagli.

COMUNICATO«Venerdì 9 maggio 2025 l’Allianz Stadium è stato il teatro di una serata speciale, grazie al progetto ICONA con cui Juventus – da due stagioni a questa parte ormai – si è impegnata a raccontare i territori, la tradizione e la visione culinaria del nostro Paese con l’obiettivo di celebrare e sostenere la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio dell’Umanità.


OneFootball Videos


Lo stadio bianconero ha aperto le sue porte per una serata interamente dedicata al networking tra aziende. A rendere l’appuntamento – il decimo del progetto ICONA – unico nel suo genere è sicuramente stata la presenza di Chicco e Bobo Cerea, Chef Resident dell’Allianz Stadium, e quella di Carlo Cracco, dell’omonimo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano.

Abbiamo avuto il grande piacere di chiacchierare con loro prima dell’evento.

“ICONA”: FIORE ALL’OCCHIELLO DELLA CUCINA ITALIANA

«Questa è la serata conclusiva – esordisce chef Chicco Cerea – di una serie di eventi che si sono tenuti qui allo stadio con tanti altri blasonati chef e pasticceri. A differenza degli altri appuntamenti inseriti in occasione di una partita, quello di oggi è diverso perchè non c’è nessun match in programma e, di conseguenza, anche il servizio sarà gestito su tempi diversi, più “dilatati”, e i clienti potranno gustarsi un vero e proprio percorso culinario, a partire dall’aperitivo che si svolgerà tra la Terrazza Agnelli e l’esclusiva area Ferrari Sparkling Club, con la possibilità di passeggiare anche a bordocampo. Prima di raccontarvi il menu di questa sera, però, vorrei tornare sul progetto ICONA e sui giudizi estremamente positivi che abbiamo ricevuto nel corso di questi appuntamenti. Penso che siamo riusciti a creare un ottimo prodotto e lo confermano i commenti dei clienti, sempre molto entusiasti. La gente ha trovato per la prima volta in uno stadio qualcosa di diverso, vuol dire che in questo la Juventus e questo impianto sono stati all’avanguardia. Progetti come questo si vedono all’estero, magari in Paesi come l’Inghilterra dove lo stadio viene vissuto in maniera totale ed è qualcosa di atipico per noi italiani. Il club bianconero in questo, invece, si è dimostrato avanti rispetto a tutte le altre società. L’esperimento, dunque, per me è riuscitissimo, abbiamo fatto delle giornate molto piacevoli e come detto il riscontro è stato ottimo».

«Il progetto ICONA credo sia molto bello e interessante – dichiara chef Carlo Cracco – perchè simboleggia quello che è il nostro patrimonio gastronomico, il nostro modo di fare ospitalità e di accogliere il cliente. Una volta allo stadio si andava probabilmente senza niente, erano tempi diversi. Oggi andare allo stadio è diventata un’esperienza, un po’ come la cucina, di conseguenza l’esperienza di godersi una partita allo stadio sente la necessità di essere accompagnata da momenti importanti tra cui quello di gustare del buon cibo».

CHICCO E CARLO: AMICIZIA E STIMA RECIPROCA

«Sono felice di chiudere questa stagione con un amico e collega che stimo molto come Carlo – prosegue chef Cerea – uno che non ha bisogno di presentazioni. Carlo lo conoscevo da quando era molto giovane, da quando non era ancora chef. Con lui c’è stata chimica da subito e siamo sempre rimasti in contatto. Chiaramente, poi, per impegni vari ci siamo visti di più in alcuni periodi e un po’ meno in altri, ma è normale perchè il nostro lavoro è così, ma ciò che non è mai mancato è il rispetto. Trovarci qui questa sera e cucinare insieme sarà un piacere per me e per lui e sono sicuro che regaleremo agli ospiti qualcosa di speciale, coccolandoli dall’inizio alla fine e regalando loro un’esperienza davvero unica».

«Lavorare con Chicco – afferma chef Cracco – e, più in generale, con la famiglia Cerea, è sempre un privilegio oltre che un onore. Ci conosciamo da tantissimi anni e abbiamo sempre avuto grande stima reciproca. Diciamo che la cosa bella di queste serate come quella di oggi è che si cerca di fare vivere un’esperienza sempre migliore al cliente. Noi lavoriamo per questo, il nostro obiettivo è che l’ospite sia felice, soddisfatto, e che abbia tutto ciò di cui necessita. Farlo in due è ancora più bello perchè ognuno mette qualcosa di suo e il cliente, nello stesso momento, riesce a vedere due interpretazioni diverse, ma allo stesso tempo create per stare insieme. È un unicum, diciamo. È il riconoscere come icona la nostra cucina e penso che questa sia la parte più bella».

LA PROPOSTA DELLA SERATA

Racconta chef Cerea«La scelta del menu per questa sera è stata uno scambio di cortesia tra noi, fratelli Cerea, e Carlo. Dopo il goloso aperitivo, la prima portata della cena sarà di Carlo con questo uovo dedicato all’Allianz Stadium, sarà bianco e nero, molto juventino. Io non potevo che ricambiare la sua cortesia con un risotto alla Portofino, un piatto che ci lega perchè in questa ridente località ligure abbiamo entrambi un locale e, dunque, questo piatto è dedicato al nostro legame di amicizia. Poi ci sarà un’altra portata da lui scelta, un secondo sempre di pesce, e poi noi concluderemo la cena seduta servendo un sorbetto limone e basilico per poi permettere agli ospiti di proseguire il B2B in piedi gustando la nostra kermesse di dolci a passaggio, tra cui il cannoncino caldo e la nostra “Gioconda estiva” fatta di albicocche, pesche e Moscato di Scanzo e altri dolci davvero molto interessanti».

«Il gioco di colori con l’antipasto è stato facile – ci spiega chef Cracco – è un omaggio al bianco e al nero, un omaggio a una squadra molto iconica come la Juventus. Nel nostro uovo – il nostro signature dish – c’è la presenza di crema di mandorle che rappresenta la nostra Sicilia, ma è una crema leggermente affumicata, di conseguenza c’è un po’ di Sud Italia, ma anche un po’ di Nord proprio per via dell’affumicatura. L’uovo lo abbiamo impanato, a sua volta, con un uovo al carbone vegetale che dà quell’effetto nero assoluto, impreziosito, poi, dal caviale che è il “gol finale”. Sul salmerino in crosta, invece, siamo rimasti su un piatto locale. Abbiamo portato in tavola un prodotto dei nostri territori settentrionali. Il pesce lacustre è sempre stato considerato un pesce inferiore, ma non è assolutamente vero perchè è un prodotto estremamente valido e soprattutto è l’espressione del territorio, quindi proprio per questo motivo deve essere conservato, diffuso e bisogna crederci. È un prodotto che, se ben lavorato, diventa estremamente gradevole».

L’IMPORTANZA DEL CONFRONTO

«Sono sicuro che il fatto di confrontarsi tra colleghi sia sempre molto costruttivo – continua chef Cerea – e accresca il proprio bagaglio culturale perchè basta un gesto, un ingrediente particolare, un accostamento per aprirti un mondo. Da quando sono cresciuto nel mondo della cucina, mio padre diceva sempre che il lavoro del cuoco andava “rubato”, chiaramente nel senso positivo del termine, provando ad acquisire spunti un po’ da un collega e un po’ da un altro. Lavorare, dunque, con qualcuno che è capace ti stimola a fare bene, sempre meglio. Chiaramente per fare ciò bisogna avere la mente aperta ed essere eternamente curiosi e aprirsi anche a esperienze e iniziative difficili da pensare fino a quando non le vivi in prima persona e con il progetto ICONA è successo proprio questo».

LA VISIONE DI JUVENTUS

«Quando mi è stato proposto da Juventus il progetto ICONA – spiega chef Cerea –, devo essere onesto, ero un po’ scettico e invece poi, abbiamo analizzato insieme al Club la situazione sotto tutti i punti di vista e ci siamo resi conto che questa sfida avrebbe potuto davvero stimolarci molto. Ho visto che ci sono elementi che accomunano campi completamente diversi come possono essere quello calcistico e quello culinario. Ci sono tanti aspetti che li accomunano, soprattutto quello di voler fare le cose bene, arrivare “in gol”. Dico che si può fare ancora qualcosa in più di quello che è già stato fatto, si può e si deve cercare di migliorare sempre, ma siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti in questi dieci appuntamenti. Non so ancora come si potrà migliorare, ma l’importante è pensare che ci possa essere un modo per farlo. Un domani, magari, ci saranno dei tavoli anche in campo (ride), chi può dirlo. Scherzi a parte, è l’esperienza che conta, noi lavoriamo per regalare emozioni ai clienti. Il nostro obiettivo è lasciare il segno, vogliamo che il cliente esca felice per l’esperienza indimenticabile e totalizzante che ha vissuto».

«Noi siamo ciò che mangiamo – conclude chef Cracco – abbiamo un grande rapporto con il cibo, quasi un’osmosi, e dobbiamo per forza lavorarci, crederci e portarla avanti. Credo che ICONA come progetto viaggi in questa direzione ed è bello che sia così. È cambiata la percezione della cucina. Gli stadi sono delle bomboniere ormai e grazie anche a questo aspetto è stata inserita la possibilità di cucinare all’interno degli impianti sportivi stessi dando la possibilità di gustarsi un’esperienza a 360°. In questo Juventus ha avuto una grande intuizione».».

Impressum des Publishers ansehen