Calcio Femminile Italiano
·24. Mai 2025
L’arbitro della finale di Women’s Champions League, Ivana Martinčić: “Un onore e un privilegio dirigere la finale”

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·24. Mai 2025
La finale di UEFA Women’s Champions League è una delle serate più attese del calendario calcistico mondiale, e per l’arbitro Ivana Martinčić, partecipare all’evento è un momento di grande gioia e orgoglio. Felice di essere stata scelta per dirigere la finale, l’arbitra croata è pronta a svolgere il suo lavoro in una partita importante per tantissime persone nel mondo. Martinčić, 39 anni, porta oltre un decennio di esperienza a livello internazionale nella sua prima apparizione come ufficiale di gara in una finale UEFA per club. Dopo aver ricoperto il ruolo di quarto arbitro nella finale dello scorso anno, la 39enne adesso sarà il direttore di gara principale quando l’Arsenal incontrerà il Barcelona a Lisbona. Mentre si prepara al più grande incarico della sua carriera, Martinčić riflette sul suo percorso, sulla crescita del movimento calcistico femminile e sulla responsabilità di guidare un team arbitrale in una delle notti più importanti di questo sport.
Ivana, congratulazioni per la nomina. Come ti sei sentita quando ti hanno detto che avresti arbitrato la finale?
Sono rimasta senza parole. Non sapevo davvero cosa dire. Mi sono presa un po’ di tempo per elaborare la notizia, ma ovviamente ero molto felice. È il momento più importante della mia carriera e un sogno che si realizza. Poi ho chiamato i miei genitori e alcuni dei miei mentori che mi hanno aiutato e creduto in me lungo tutto il percorso. È stato fondamentale avere il sostegno di queste persone negli anni, e voglio davvero ringraziarle per il loro supporto. Voglio anche ringraziare la Commissione Arbitri UEFA per avermi dato questa opportunità: è un grande onore e un privilegio per me.
Lisbona è stata una città importante per te nel corso degli anni…
Tutto sembra essere iniziato a Lisbona per me. Il mio percorso alla UEFA è iniziato con un corso introduttivo a Lisbona, e quando sono stata promossa alla categoria élite, anche il primo seminario è stato qui. Poi, quando sono stata selezionata per arbitrare la Coppa del Mondo in Australia e Nuova Zelanda, i preparativi si sono svolti a Lisbona, e ora la finale di UEFA Women’s Champions League a Lisbona. Non so cosa significhi, ma sembra che io abbia un legame molto forte con Lisbona!
Quanto ti è tornata utile l’esperienza di quarto arbitro nella finale della scorsa stagione a Bilbao?
Mi ha dato una ottima base di partenza e sono stata molto felice di aver fatto parte della squadra di Rebecca Welch l’anno scorso. È stata una bella esperienza. Noi arbitri siamo come una grande famiglia. Naturalmente siamo competitive e vogliamo tutte dirigere le partite più importanti, ma ci sosteniamo a vicenda e vogliamo sempre che le altre facciano bene. Siamo tutte orgogliose l’una dell’altra ed è stato molto bello ricevere molti messaggi dalle mie colleghe per questa nomina. La squadra arbitrale della finale di UEFA Women’s Champions League 2025
Arbitro: Ivana Martinčić (Croazia) Guardalinee: Sanja Rođak-Karšić e Maja Petravić (Croazia) Quarto arbitro: Ivana Projkovska (Macedonia del Nord) Arbitro di riserva: Staša Špur (Slovenia) VAR: Tiago Bruno Lopes Martins (Portogallo) VAR Assistant: Momčilo Marković (Serbia) VAR Support: Alen Borošak (Slovenia)
Tu hai anche giocato nella massima divisione croata. Che differenza c’è tra l’essere un arbitro e una calciatrice?
Mi piaceva giocare a calcio. Da piccola giocavo in cortile con i miei vicini e non mi importava di essere l’unica ragazza. Ero un attaccante e mi piaceva stare in campo, ma creavo sempre problemi agli arbitri. Mio padre era un guardalinee e alla fine mi convinse a provare la carriera di arbitro. Era un mentore severo e rigido, ma ora gliene sono grata. L’arbitraggio mi ha aiutato a crescere. Mi ha dato competenze importanti e mi ha reso una persona migliore, quindi sono molto felice di aver deciso di provare questa carriera!
Qual è il tuo consiglio per le ragazze o le donne che potrebbero essere interessate a diventare arbitri?
Sono molto contenta che ora ci siano più ruoli per le donne nel calcio e che ci siano sempre più arbitri donne, ma ne servono ancora di più. Il mio consiglio a tutte è di provarci e di credere in se stesse. Non abbiate paura e non preoccupatevi di commettere errori. Tutte abbiamo giornate storte e all’inizio bisogna avere pazienza.
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