Calcio e Finanza
·24. Januar 2025
Calcio e Finanza
·24. Januar 2025
Mentre Salvatore Bocchetti lavora sul campo per risollevare le sorti in campionato del Monza, non si placano le voci intorno alla cessione del club brianzolo da parte di Fininvest, la holding attraverso la quale la famiglia Berlusconi controlla le proprietà società, Monza incluso.
A margine dell’Assemblea della Lega Serie A a Milano, ecco il commento sulla questione societaria dell’amministratore delegato biancorosso, Adriano Galliani: «Non c’è nessuna trattativa in corso». Poche parole per dare un quadro abbastanza chiaro della situazione intorno alla proprietà.
Gennaio è per antonomasia il mese del calciomercato che vede attivo anche il Monza, che nelle ultime ore ha saluto Milan Djuric, direzione Parma. Proprio di attaccanti si parla per rinforzare la rosa di Bocchetti, ma non solo: «Jovic e Palacios? Il mercato è aperto un mese ma le operazioni si fanno tutte nelle ultime 48 ore, io infatti sarei per farlo più breve. Tutti aspettano e per il momento solo molte chiacchiere. Ma qualcosa succederà, il mercato è tutto dinamico. Poi viste le richieste per i giocatori del Monza vuol dire che non sono così scarsi».
Cessioni che però potrebbero continuare in casa Monza: «Non lo so, ci sono tante cose. È chiaro ed evidente che il Monza non smantella ma cercherà di rafforzarsi, per cui se qualcuno partirà qualcuno arriverà. E speriamo nella nostra rincorsa. Pablo Mari? È un giocatore forte e ha delle richieste, ma ce ne sono anche altri».
Negli ultimi mesi la squadra brianzola ha dovuto fare a meno del suo capitano Matteo Pessina per infortunio. Assenza che però sta per terminare, come confermato da Galliani: «Penso che tra un mesetto possa rientrare».
Infine un commento sul campionato e la lotta Scudetto: «Io penso dall’inizio che il Napoli, avendo una sola competizione ha un vantaggio competitivo enorme perché si stanca meno. Per cui per me è il Napoli la favorita. Non tanto per la forza della rosa, ma perché gli allenamenti mettono benzina e le partite la consumano».
«La Champions? Speriamo che le italiane vadano tutte avanti, perché è fondamentale mantenere il secondo posto nel ranking per la quinta squadra in vista della prossima stagione. L’altra sera ero con parlamentari interisti e milanisti, che tutti intelligentemente speravano che vincessero entrambe. Perché serve a tutto il movimento. La nuova Champions? Piace a chi la gioca, molto meno a chi non la gioca».