Pagine Romaniste
·19. März 2025
Pellegrini-Soulé, a chi tocca? Assalto Champions, la Roma cerca il vice Dybala

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·19. März 2025
La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Pellegrini o Soulé, a chi toccherà dei due? L’eredità è pesante ed è quella di Paulo Dybala, l’uomo di maggior qualità della Roma, quello a cui i giallorossi dovranno rinunciare da qui ad almeno metà aprile (ma forse anche più in là). Lecce, Juventus e Lazio sono le partite che l’argentino salterà sicuramente, la speranza è di riaverlo per la gara contro il Verona, del 19 aprile. Ma anche quella è a rischio e forse pure quella in casa dell’Inter, del 27. Perché l’infortunio è delicato (lesione al tendine semitendinoso della coscia sinistra), bisognerà andarci cauti. E Paulo, subito dopo, dovrà anche ritrovare forma e ritmo partita. Bisognerà sostituirlo e i giocatori che possono farlo nel modo migliore sono sostanzialmente due: Lorenzo Pellegrini e Matias Soulé, quelli con il maggior estro e fantasia.
Almeno sulla carta, toccherebbe proprio a Pellegrini adesso prendere le redini della Roma, considerando che per qualità tecnica è il giocatore più forte della Roma, subito dopo Dybala. E le cose migliori negli ultimi anni Pellegrini le ha fatte proprio quando non c’era la Joya. Mancano nove partite e per lui possono essere tutte finali. Adesso può riprendersi lo scettro e cercare di regalare alla Roma quei gol e quegli assist di cui ha bisogno Ranieri per dare il definitivo assalto alla Champions League, traguardo anche solo impensabile fino a novembre scorso. Ranieri in Pellegrini ci crede, perché sa quello che può dare. L’altra scelta è quella di dare fiducia totale a Matias Soulé, che la scorsa estate era stato preso proprio per raccogliere da subito l’eredità di Dybala, destinato nei piani della società ad andare a giocare altrove.
Soulé ci ha messo un po’ per ingranare, ma adesso sembra un giocatore diverso rispetto a quello di inizio stagione, seppur ancora lontano dagli standard attesi ed a cui può arrivare. Ma Soulé deve imparare anche a non intestardirsi, in tal senso, soprattutto poi quando le cose non girano. Ed a modulare le giocate, lui che è abituato a mettere i piedi sulla riga della fascia destra ed a provare sempre le solite due giocate: o a rientrare o ad andar via sulla fascia, in verticale. Le qualità per variare ce le ha, adesso si tratta solo di metterle in mostra davvero. E poi ci sono anche le altre soluzioni, ad iniziare da Tommaso Baldanzi. Che però non sembra avere nei piedi i gol e gli assist di cui ha bisogno ora la Roma per sopperire all’assenza di Dybala.