Roma, Ranieri annuncia: «C’è l’accordo per il nuovo allenatore, il nome…». Poi la risposta sul ritorno di Totti | OneFootball

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·23. Mai 2025

Roma, Ranieri annuncia: «C’è l’accordo per il nuovo allenatore, il nome…». Poi la risposta sul ritorno di Totti

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Le parole di Claudio Ranieri, allenatore della Roma, sul futuro della panchina giallorossa nella prossima stagione. Tutti i dettagli in merito

Claudio Ranieri ha parlato a La Repubblica del possibile nuovo allenatore della Roma e del progetto giallorosso.

FUTURO – «Sarò il consulente di Dan Friedkin: parlo spesso con il presidente, gli dico le cose che vanno bene, quelle che non vanno, lui mi ascolta e poi agisce. Farò solo il consigliere. Starò nel mio cantuccio, nell’ombra, fuori dai riflettori: se il nuovo allenatore avrà bisogno, sarò sempre a sua disposizione. Che farò da lunedì? Voglio andare in Giappone, in India. Mia moglie ride, dice: “Voglio vedere quando lo faremo”. Un anno fa mia figlia già mi aveva regalato tutti i libri su Tokyo e consigliato i ristoranti. Poi…».


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NUOVO ALLENATORE – «Mio fratello mi ha chiama e mi fa: “Ma almeno a me lo dici? Me lo chiedono tutti!”. E io: “Per questo non te lo dico, così non si sparge la voce”. Pure a Venditti ho detto: “Lo saprete il 1° luglio”. Mi fa: “Ma se arriva a luglio non conosce i giocatori”. “Glieli spiego io”, gli ho detto. L’accordo c’è già. Ma deciderà il presidente quando dirlo».

STAGIONE – «Quando sono entrato ho pensato: in una settimana metto a posto la squadra. Lo spogliatoio era sano, andava ricreata l’autostima, i giocatori sono stati bravissimi. Hummels disse: “Riprenderemo la Lazio”. Io neanche gli diedi peso. Per me era importante portar fuori la Roma dalle sabbie mobili».

CALCIATORI A CUI E’ PIU’ LEGATO – «Ne ho avuti tanti. Mutu, che al Chelsea avrei voluto in coppia con Adriano. Totti, Del Piero, Francescoli, poi Lampard, John Terry. Lo vidi nella seconda squadra e dissi: questo diventerà il capitano della nazionale. E Zola».

ALLENATORE PATERNO – «Con me funziona così: ci sono delle regole e le scrivono i giocatori. Ma devono rispettarle. Sono molto democratico finché fanno quello che dico io. Non è che se uno arriva tardi, paga la multa. Mi sembra sciocco. Però se lo fa spesso, divento molto poco tollerante. Anni fa, tournée in Giappone, un ragazzo è arrivato tardi due volte. Non l’ho multato, gli ho detto: prendi l’aereo e torni a casa, l’ho mandato via».

RITORNO TOTTI – «Francesco non ha trovato la sua strada. Ha cercato di fare l’allenatore, è andato al corso di Coverciano, dopo quattro giorni se n’è andato. Uomo immagine? Ma a lui piacerebbe farlo?».

VINCERE LO SCUDETTO – «I Friedkin vogliono portarla stabilmente in Champions. Poi, se sei lì puoi vincere o perdere, ma loro hanno questo sogno. Cosa è mancato finora? Sicuramente hanno sbagliato interpreti. Mi auguro di essere io la persona che li possa aiutare».

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