Salvai Juve, Filippo Boniperti: «Un leader silenzioso che non si accontenta mai: ve lo racconto dentro e fuori dal campo» – ESCLUSIVA | OneFootball

Salvai Juve, Filippo Boniperti: «Un leader silenzioso che non si accontenta mai: ve lo racconto dentro e fuori dal campo» – ESCLUSIVA | OneFootball

Icon: Juventusnews24

Juventusnews24

·14. Februar 2025

Salvai Juve, Filippo Boniperti: «Un leader silenzioso che non si accontenta mai: ve lo racconto dentro e fuori dal campo» – ESCLUSIVA

Artikelbild:Salvai Juve, Filippo Boniperti: «Un leader silenzioso che non si accontenta mai: ve lo racconto dentro e fuori dal campo» – ESCLUSIVA

Salvai Juve: l’agente del talento della Juventus Under 15, Filippo Boniperti, lo racconta in esclusiva a Juventusnews24

La Juventus Under 15 è una fabbrica di talenti e tra i prospetti più interessanti di tutto il settore giovanile bianconero c’è sicuramente Pietro Salvai. L’attaccante classe 2010 sta incantando con il suo mancino e Juventusnews24 ha voluto conoscerlo maggiormente sia dentro che fuori dal campo intervistando il suo agente Filippo Boniperti, ex calciatore bianconero.

Ci racconti che tipo di ragazzo è Pietro e quali sono le sue principali qualità dentro e fuori dal campo


OneFootball Videos


«Pietro ha un grande potenziale e qualità tecniche indiscutibili. Una delle sue principali doti è la sua presenza nel gol. Nonostante sia un giocatore che lega i due reparti e non una prima punta, riesce a segnare tanto, e ha degli sprazzi dove dal nulla si inventa una giocata che può cambiare le sorti della partita. Ha sicuramente dei colpi da giocatore “diverso”.

È un ragazzo con i piedi per terra ma allo stesso tempo molto ambizioso, che pretende tanto da se stesso. Ha la fortuna di avere una bella famiglia alle spalle che riesce a essere presente ma che, allo stesso tempo, non è oppressiva ed è consapevole che il percorso sarà lungo perché il livello si alzerà sempre di più.

La cosa più importante per lui è mantenere una crescita “normale”. Caratterialmente Pietro è molto selettivo, non fa nulla per doverti piacere o per sembrare qualcosa che non è. Questo atteggiamento lo riporta in campo dove è un leader silenzioso: poche parole ma tante giocate importanti e gol. Non si accontenta mai, anche quando segna una rete ne vorrebbe segnare altre. Io cerco di spronarlo ma allo stesso tempo gli devo fare i complimenti perché sennò è davvero molto autocritico. Lo voglio accompagnare, analizzando la partita con lui che è sempre ben accetto al confronto».

Pietro è in grado di cambiare spesso posizione e giocare anche sulla fascia oltre che da trequartista e seconda punta: quale ruolo, secondo lei, è il migliore per vedere le qualità di Salvai?

«Anche in base alle sue caratteristiche penso che essere nel centro del gioco gli permetta di sfruttare quelle che sono le sue qualità di rifinitura. Sull’esterno del campo andrebbe un po’ a perdere situazioni di gioco in cui il ragazzo potrebbe essere pericoloso. Il fatto di potersi muovere liberamente tra le linee è un beneficio per lui perché può cercare di capire la posizione in cui può fare male.

L’idolo di Pietro è Dybala ed, effettivamente, per caratteristiche è molto simile… Lei a che giocatore lo paragonerebbe?

«Effettivamente il suo idolo rispecchia quello che è come giocatore Pietro. Non solo per la qualità ma anche nell’aspetto del cambio del passo, della progressione palla al piede e della capacità di saltare gli uomini in corsa. Sono tutte caratteristiche che ha anche Pietro e su cui può crescere molto. Dimostra di tenere botta, sia fisicamente che di passo, e può giocare a campo aperto ma anche dribblare nello stretto. Capisco perché lui fin da piccolino vedesse Dybala come un riferimento e credo che sia corretto avere un’inspirazione di questo tipo perché è sicuramente vicina alle sue caratteristiche. La consapevolezza di avere un idolo al quale tu puoi realmente aspirare è importante».

La Juventus Under 15 di quest’anno ha una rosa davvero importante: come si sta trovando Pietro con Benesperi e i suoi compagni?

«Sta andando tutto molto bene, si sta trovando molto bene con i compagni. La squadra è sicuramente molto forte, con tantissimi giocatori di qualità nei vari ruoli. È una rosa che permette, a volte, di essere anche più “tranquilli” per quanto nessuna partita sia semplice. Ci sono formazioni in giro per l’Italia che sono sicuramente forti e quindi nella fase finali si scontreranno con rose importanti, il livello si alzerà sempre di più e sarà bello vederli giocare e confrontarsi contro queste squadre.

Pietro è contento, ha voglia di confrontarsi sempre e dare sempre il massimo. Per lui adesso è importante rimanere tranquillo e godersi i suoi 15 anni, fare un passetto alla volta ma è giusto che lui sappia di poter fare questo e di poterlo fare a grandissimi livelli».

Sicuramente è importante per Pietro avere una figura come la sua che il calcio l’ha vissuto in prima persona

«Pietro è un ragazzo con la testa sul collo, determinato, che vuole fare sempre meglio. Quando c’è questo atteggiamento poi si può lavorare su tutto il resto. Cerco sempre di spiegargli quelli che sono anche stati i miei errori. Più che il suo agente mi sento un amico che gli dà consigli per cercare di evitare errori che ho già visto e che riesco a vedere d’anticipo. È un piacere lavorare con questo ragazzo».

Si ringrazia Filippo Boniperti per la grande disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.

Impressum des Publishers ansehen