Scontro DAZN-LFP sulla rata dei diritti tv: sentenza rimandata al 28 febbraio | OneFootball

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·14. Februar 2025

Scontro DAZN-LFP sulla rata dei diritti tv: sentenza rimandata al 28 febbraio

Artikelbild:Scontro DAZN-LFP sulla rata dei diritti tv: sentenza rimandata al 28 febbraio

Questa mattina, il Tribunale Commerciale di Parigi è stato teatro del primo round dello scontro legale tra DAZN e la Ligue de Football Professionnel (LFP) relativo al pagamento della terza rata dei diritti televisivi della stagione 2024/25. A causa del mancato rispetto degli obblighi contrattuali da parte della Lega, e con il dilagare della pirateria, l’OTT ha voluto mettere pressione pagando solamente metà della rata da 70 milioni di euro, congelando il resto su un conto vincolato.

Una mossa che ha portato la LFP a fare causa alla piattaforma, con DAZN che ha deciso a sua volta di contrattaccare citando in giudizio l’ente organizzatore della Ligue 1 (il massimo campionato di calcio francese) per il mancato rispetto dei termini del contratto.


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Come riporta il quotidiano sportivo francese L’Equipe, DAZN ha giustificato il congelamento dei fondi con l’inadeguatezza delle misure adottate dalla LFP contro la pirateria. Gli avvocati di DAZN hanno criticato «la gestione della pirateria dei feed delle emittenti straniere» aggiungendo che «la LFP non controlla la sua rete di distribuzione. Il suo ruolo è quello di sorvegliare la rete»,  sottolineando anche che DAZN investe 400 milioni di euro per ogni stagione, vale a dire più di 2 miliardi di euro per l’intero contratto e che  «il valore del prodotto sta nella sua natura esclusiva».

La Lega, da parte sua, ha risposto affermando che tutti i suoi obblighi contrattuali erano stati rispettati e giustificando l’aumento della pirateria con l’offerta lanciata da DAZN ad inizio campionato, che nell’opinione della LFP era molto più costosa rispetto a quella di Amazon della precedente stagione. Va ricordato però che il colosso USA – che al termine del 2023/24 si è svincolato dall’accordo – ha potuto puntare su un prezzo più basso (14 euro al mese), avendo pagato solamente 200 milioni di euro per i diritti tv, contro i 400 milioni messi sul piatto da DAZN.

La posizione di DAZN sul rispetto degli obblighi contrattuali

I club francesi, in difficoltà finanziarie, dovranno ancora attendere per avere una risposta definitiva su questo scontro. Tutto rimandato per il momento. Il tribunale Commerciale emetterà infatti un ordinanza sulla controversia tra le due parti il prossimo 28 febbraio. Nessuno degli avvocati della LFP o di DAZN ha voluto fare commenti dopo l’udienza, ma è in quella data che si avranno risposte. L’ordinanza sarà emessa in quel giorno e determinerà il pagamento (o non pagamento) da parte di DAZN alla LFP, permettendo ai club di ricevere le eventuali somme.

Si attendono quindi gli sviluppi di una situazione complicata che, in queste prime fasi iniziali, ha fatto emergere con chiarezza la posizione di DAZN. In un’intervista a Le Figaro, il CEO per la Francia Brice Daumin ha ribadito la necessità che tutti facciano la propria parte per migliorare il prodotto: «Non si tratta di comprare i diritti, trasmetterli e ci rivediamo tra 5 anni».

La piattaforma streaming ha messo sul piatto gli elementi imprescindibili per una prosecuzione di successo di questo rapporto:

  • tutela dei diritti esclusivi
  • lotta alla pirateria
  • far fede agli impegni presi dalla Lega in termini di comunicazione e promozione di DAZN

«Per garantire che tutti i player siano allineati con gli interessi della League 1, abbiamo proposto una quota fissa e una variabile», aveva dichiarato Daumin, una proposta che secondo la piattaforma porterebbe la LFP ad assumersi la responsabilità del rilancio del prodotto e della protezione della sua esclusività, ma che potrebbe gettare i club in una situazione di deficit ulteriore.

I problemi di beIN Sports con la Lega francese

I problemi con la LFP, tra l’altro, non riguardano solamente DAZN. Anche per beIN (emittente qatariota che trasmette una gara di Ligue 1 a giornata) la situazione è stata difficoltosa fin da subito. Come riportato da L’Équipe qualche settimana fa, solo a metà gennaio, dopo quasi sei mesi di stallo, beIN Sports ha posto fine a diversi mesi di conflitto con la Ligue 1.

Dopo aver inizialmente rifiutato di farlo, beIN ha firmato il suo contratto con la LFP. Il canale, che aveva effettuato pagamenti in ritardo, ha saldato la sua rata di gennaio di circa 15 milioni di euro. Dall’inizio della stagione, beIN si è sentita “maltrattata” dalla lega.

beIN Sports ha accettato di acquistare a inizio stagione una gara a turno per 98,5 milioni di euro all’anno (78,5 milioni di euro di diritti più 20 milioni di euro di sponsorizzazione). Al momento però l’accordo sulla parte delle sponsorizzazioni non è ancora stato finalizzato. beIN ha chiesto un inventario delle opportunità di sponsorizzazione (per Qatar Tourism) per ogni club, ma i dialoghi non sono proseguiti.

Secondo L’Equipe, il 16 gennaio beIN ha inviato ad alcuni club della Ligue 1 una lettera che elencava gli elementi che questi dovevano fornire per ricevere la loro quota (783.000 euro). Trascorsi due terzi della stagione, la situazione è ancora poco chiara. Nella lettera si legge che «l’obiettivo è quello di procedere con un pacchetto di sponsorizzazioni del valore di 783.000 euro a stagione, ma se i club non sono in grado di fornire l’intero materiale richiesto, l’accordo complessivo sarà aggiustato per riflettere un valore equo».

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