Pagine Romaniste
·25. Januar 2025
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La Repubblica (P. Torri) – Nessuna Liberazione. Da quel venticinque aprile a Udine, con quella rete di Cristante nei minuti finali nel recupero della partita interrotta per il malore di Ndicka, diciotto partite dopo la Roma continua a fare i conti con un mal di trasferta che sembra essere diventato cronico.
Non si può che dare ragione a Ranieri che, nel dopo partita olandese, ha detto chiaro e tondo, pure con una certa durezza, che “siamo fatti male”. Una bocciatura in piena regola per una Roma dottor Jekyll nella comfort zone dell’Olimpico sempre colorato da oltre sessantamila impagabili tifosi, ma mister Hyde lontano da casa.
È vero, in questa sequenza di diciotto trasferte consecutive senza la gioia dei tre punti, ci sono stati anche episodi (Genoa e Monza in particolare) che avrebbero dovuto far alzare la voce per decisioni arbitrali scandalose come certificato da tutte le moviole, ma questo non può spiegare fino in fondo una striscia così prolungata di trasferte senza sorrisi. La conferma, appunto, delle parole di Ranieri, “siamo fatti male“, che sono una sentenza sul passato, ovvero sulla costruzione complessiva della squadra, sul presente, cioè non illudiamoci che ci possa essere una sostanziale inversione di tendenza. La speranza è che lo stesso Ranieri riesca, da qui alla fine della stagione, almeno a limitare le perdite.
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