Venezia, Di Francesco: “Pohjanpalo? Per ora è nostro, quello che sarà non dipende da me” | OneFootball

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·27. Januar 2025

Venezia, Di Francesco: “Pohjanpalo? Per ora è nostro, quello che sarà non dipende da me”

Artikelbild:Venezia, Di Francesco: “Pohjanpalo? Per ora è nostro, quello che sarà non dipende da me”

Il tecnico del Venezia Eusebio Di Francesco ha parlato ai microfoni della conferenza stampa al termine del match pareggiato contro il Verona.

Di seguito l’intervista integrale.


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Può bastare? Cosa è successo nel secondo tempo? “Siamo mancati nella capacità di tenere qualche pallone in più, nel far salire la squadra, nel palleggio. Il Verona è squadra fisica, dovevamo cercare di più delle trame di gioco, dove ci siamo persi un pochino nella ripresa. Secondo me ci eravamo anche difesi bene, poi abbiamo preso gol in contropiede sbagliando un raddoppio anziché andare a difendere la porta. In queste cose dobbiamo alzare l’asticella”.

Una mano ve la può dare Zerbin? E Pohjanpalo è un saluto definitivo? “Ne sapete più di me, per ora è nostro, quello che sarà non dipende da me, è un grande professionista. Quello che dipende da noi è migliorarci, ci vogliono determinate caratteristiche, come quelle che porta Zerbin. Ora faccio fatica ad avere delle scelte per cambiare”.

Una mano ve la può dare Zerbin? E Pohjanpalo è un saluto definitivo? “Ne sapete più di me, per ora è nostro, quello che sarà non dipende da me, è un grande professionista. Quello che dipende da noi è migliorarci, ci vogliono determinate caratteristiche, come quelle che porta Zerbin. Ora faccio fatica ad avere delle scelte per cambiare”.

Ci diceva che le servivano arrivi. Perché aspettare la fine del mercato? “Vivo questo mercato con serenità, perché se dovessi pensare a cosa serve non ne usciremmo. Questi ragazzi li amo, guardate Haps che partita ha fatto in quel ruolo. La settimana ho messo in campo giocatori che dovevano uscire. Ho visto una squadra che voleva comunque portare a casa il risultato. Poi a questo livello i dettagli fanno la differenza, con l’attenzione a qualche dettaglio in più potevamo avere magari un terzo dei punti in più. Vedi sul raddoppio di cui parlavo prima che è mancato”.

Oggi sentiva che il gol sarebbe arrivato? “Pensavo più prima rispetto a quando lo abbiamo preso, perché avevamo ripreso campo in quel momento. Questa squadra non deve mollare niente. Uscire dal campo avendo dato tutto, questo dobbiamo fare, ma a volte non basta”.

Candé? “E’ un giocatore interessante e lo avevo visto prima della partita, per quello poi l’ho schierato titolare, intravedevo delle potenzialità, è un ragazzo sveglio. E’ passato un mese dove potevamo approfittare meglio delle partite che avevamo in casa, ma guardiamo alle prossime con ottimismo. In questo momento serve mantenere viva la positività che nella squadra è viva”.

Ha avuto rassicurazioni dalla società sul fatto che voglia avere un Venezia più forte a fine mercato indipendentemente da Pohjanpalo? “Penso che questo debba essere sempre l’obiettivo, indebolirla non sarebbe l’ideale. Ovviamente serve l’intelligenza di scegliere le pedine giuste che ci servono. Poi c’è il discorso del budget, farete le domande alle persone più indicate anche perché poi il portafoglio non è il mio. Sicuramente tutti avremmo preferito avere subito delle soluzioni in più, ma il mercato dura tanti giorni”

La scelta di Zampano? “E’ legata alle qualità dei giocatori che avevo in campo. Volevo un giocatore più di spinta e qualità come Zerbin, Zampano è più terzino. Lui ha qualità nell’unio contro uno. Poi l’ho inserito nel finale per contenere Tchatchoua che credo sia un giocatore con una fisicità e la capacità di attaccare gli spazi davvero importante, non a caso leggo che le squadre interessate a lui non manchino”.

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