Angeliño l’inesauribile, ricaricato da Sir Claudio | OneFootball

Corriere dello Sport (L. Scalia) – Angeliño ha rischiato di fondere il contachilometri contro il Genoa. Non si è fermato mai. Neppure quando tutto l’Olimpico fischiava per il fallo di mano di Sabelli in piena area non visto dall’arbitro, sperando che il gioco venisse interrotto. Lo spagnolo, infatti, si poteva accontentare di una rimessa laterale per favorire l’intervento della sala VAR, ma ha continuato a spingere forte e proprio da un suo spunto è arrivato il gol di El Shaarawy, dopo l’appoggio indietro di Dybala. Un caso? Forse no.

L’esterno sta vivendo un momento magico. Da settimane si sente al centro del progetto anche perché praticamente non ha concorrenza sulla fascia sinistra, considerando che le alternative sono Zalewski e Dahl.

A fine partita si è anche preso i complimenti da parte di Claudio Ranieri: “Angeliño gioca sempre bene. È un punto di riferimento importante, non l’ho mai detto...”. Oggettivamente l’allenatore di Testaccio ha sistemato il grande punto debole della Roma: le corsie esterne. Con Juric faceva il centrale, ma gli mancavano centimetri e forse alcuni tempi per ricoprire il ruolo.

Adesso la situazione è cambiata da così a così: Angeliño corre, salta l’uomo e ha ricominciato a far vedere ai tifosi quel “piede magico” (cit. Daniele De Rossi), che per un periodo era diventato superfluo, quasi inutile stando lì dietro. Il suo acquisto probabilmente è il migliore dell’era Friedkin per rapporto qualità-prezzo: la Roma ha accettato di spendere 5 milioni di euro la scorsa estate per riscattarlo dal Lipsia, chiudendo così la parentesi del prestito. Un affare sotto ogni punto di vista.