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·6 May 2025

Bari, il business parcheggi al San Nicola: «Parliamo con i clan, poi li gestiremo noi»

Article image:Bari, il business parcheggi al San Nicola: «Parliamo con i clan, poi li gestiremo noi»

L’imprenditore Gherardo Zaccagni avrebbe mirato a prendere in gestione anche i parcheggi dello stadio San Nicola di Bari, oltre a quelli dello stadio Giuseppe Meazza di San Siro, per i quali secondo la Procura di Milano, avrebbe pagato il pizzo al capo ultras dell’Inter, e sarebbe per questo vittima di estorsione.

Ma l’affare barese, poi, non si sarebbe concluso. Il dato – spiega Il Corriere del Mezzogiorno – emerge dall’ordinanza con cui ieri in sette, tra cui l’imprenditore Mauro Russo (ex socio in affari di Paolo Maldini e Christian Vieri, non indagati), sono stati arrestati nell’ambito dell’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nelle curve di Inter e Milan.


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«In data 28 febbraio 2023 – si legge nell’ordinanza – Zaccagni informava Caminiti Giuseppe», indagato e già arrestato nel filone principale di questa inchiesta, «di aver conseguito anche la gestione dei parcheggi dello stadio barese, evidenziando come tale acquisizione fosse condizionata a un passaggio presso “le famiglie” del luogo». Intermediario tra Zaccagni e i baresi, si legge sempre nel provvedimento, sarebbe stato proprio Russo, incaricato ad interloquire con gli esponenti di famiglie criminali baresi legate allo stadio.

A dirlo a Caminiti, in una conversazione intercettata nella sua Range Rover, è lo stesso Zaccagni: «Io invece, dalla mia parte ho preso il Bari… Il fatto qual è? Che il Bari bisogna andare a parlare giù… Mauro (Russo) lo sa già con chi andare (..) Bari diventa come il Monza, cosa succede, quelli dello stadio del Monza lo facciamo noi il servizio (..)». Ma non solo: «Ci sono ottomila posti che adesso sono delle famiglie (malavitose, ndr) ovviamente. Quindi Mauro parlerebbe con quello della famiglia di D. Se c’è bisogno te lo dico… o andiamo giù insieme…».

L’idea di espandersi anche a sud, però, non si sarebbe concretizzata: nel corso dell’attività investigativa – si legge sempre nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Milano – il discorso dei parcheggi dello stadio di Bari non è stato più affrontato né si è avuto riscontro di eventuali incontri effettuati in quella città da parte di Zaccagni Gherardo, Russo Mauro o di persone da questi delegate. E ancora: «Ad oggi non risulta nessuna società della famiglia Zaccagni che abbia interessi in quel capoluogo».

Non è la prima volta che il tema della gestione dei parcheggi dello stadio San Nicola, e degli interessi sull’attività da parte della criminalità, finisce sotto la lente degli inquirenti. Già nel 2001, l’allora pm Michele Emiliano mise sotto inchiesta membri dei clan Diomede e Mercante e i capi di allora della curva. L’ipotesi era che la mafia si fosse appropriata della gestione dei parcheggi e che, in questo, avessero giocato un ruolo anche i capi ultras, poi assolti.

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