PianetaSerieB
·26 March 2025
Bari, senti Vivarini: “Maita un soldato, Oliveri e Simic da Serie A. Contro la Carrarese sarà dura”

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·26 March 2025
L’ex allenatore del Catanzaro e del Bari, Vincenzo Vivarini, ha rilasciato un’intervista ai colleghi di pianetabari.com per parlare della sfida che attende i galletti contro la Carrarese:
“Giudicare una squadra dall’esterno non è semplice. Ho seguito molto il campionato perché sto osservando tutte le formazioni, e il Bari, a maggior ragione, mi è rimasto nel cuore. Ha avuto un’alternanza di risultati, ma in un campionato come la Serie B questo è normale. Ha una sua fisionomia, è molto attento alla fase difensiva, ma ha avuto qualche problema davanti, altrimenti avrebbe potuto conquistare qualche punto in più“.
“Maita è un ragazzo molto applicato, un vero “soldato”, di quelli che seguono le idee di calcio e le comprendono. Ora ha maturato esperienza e ha avuto una sua crescita personale. Quando lo scelsi, lo presi perché era solido e proiettato a giocare la palla. Ha confermato queste qualità e poi ha aggiunto anche qualcosa in più“.
“Oliveri già l’anno scorso ha fatto benissimo, ma davanti aveva Situm, che è un altro grande giocatore. Giustamente il direttore lo ha portato a Bari, e anche lì ha fatto benissimo. Ha forza fisica, gamba e colpi, gli mancava solo un po’ più di continuità. Può valere la Serie A“.
“Per me anche Simic è un giocatore da Serie A, sia per le doti fisiche che per la tecnica. Doveva migliorare nella concentrazione, e credo che adesso sia cresciuto molto. È una risorsa fondamentale per il Bari: avere difensori come lui e Vicari significa poter contare su elementi di assoluta qualità“.
“La Carrarese si è adattata molto bene al campionato, spinti da una grande motivazione, essendo neopromossi. Sono una squadra fisica, il loro gioco è efficace anche se poco spettacolare, e sarà sicuramente una battaglia. Secondo me interpretano al meglio il calcio di Serie B, senza fronzoli ma con tanta sostanza. Sarà una gara dura, ma il Bari ha qualcosa in più“.
“Addio? Adesso tornare indietro non ha senso. Nel calcio le scelte si fanno, le compio io così come i direttori. Dentro di me ho provato tantissima amarezza per quella finale persa, ma ripeto: a Catanzaro accadde la stessa cosa. Perdemmo la semifinale in malo modo, c’era grande delusione, ma l’anno dopo ripartimmo più forti e facemmo un campionato straordinario. Per me si poteva costruire qualcosa di simile a quanto fatto a Catanzaro. Ma parlarne ora non ha più senso“.