Inter-News.it
·22 February 2025
Behrami: «Inter, pressione per due motivi! Ecco cosa cambia in porta»
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·22 February 2025
L’Inter stasera è chiamata a rialzarsi dopo la sconfitta con la Juventus, anche per provare a mettere pressione al Napoli impegnato domani con il Como. I nerazzurri, che affrontano il Genoa a San Siro, hanno ricevuto la carica dei tifosi allo stadio: di seguito le riflessioni di Behrami su DAZN
CARICA UNICA – L’Inter di Simone Inzaghi, nonostante il momento delicato, può sempre contare sulla carica dei tifosi nerazzurri. Valon Behrami riconosce quanto sia importante un pubblico così appassionato: «Quando arrivi allo stadio non hai mai la percezione di ciò che prova il tifoso, arrivare così dà una carica emotiva incredibile. Qualcosa di straordinario. Se conta più l’atteggiamento di altro? Se vogliamo è anche il lato più difficile per un allenatore, tatticamente e tecnicamente puoi lavorare ma per quanto riguarda l’atteggiamento è una responsabilità piuttosto singola».
PRESSIONE – Behrami spiega poi come mai questa partita si porta dietro una grande pressione per l’Inter: «Due motivi: riprendersi dalla sconfitta con la Juventus e mettere pressione al Napoli che non ha una partita semplice con il Como. È un discorso molto mentale, se sei davanti la palla passa al Napoli a una settimana dallo scontro diretto, non è un discorso secondario. Barella, Bastoni e Mkhitaryan in campo da diffidati e Calhanoglu in panchina? Penso che Inzaghi voglia vincere questa partita, Calhanoglu sappiamo quanto è fondamentale ma deve rientrare in forma e Asllani comunque ha fatto bene finora. Cosa cambia in porta? Sommer è molto influente per la ripartenza da dietro, Josep Martinez non ha quella qualità e sicuramente non verrà molto sfruttato in tal senso per dar lui più serenità. Stasera conta molto subire poco».
PERSONALITÀ – Behrami prosegue tornando sulle esternazioni di Henrikh Mkhitaryan: «Le parole di Mkhitaryan? Da un lato riconosco che l’Inter sia superiore tecnicamente e tatticamente nel nostro campionato, ma credo che quando arrivano questi segnali da parte di un giocatore così esperto non sia positivo per i compagni perché magari non tutti hanno la sua personalità. Dimarco? Da lui ci si aspetta sempre grandi cose. I suoi numeri sono crollati? Innanzitutto l’Inter quest’anno spinge più sulla catena di destra, spesso è stato sostituito quindi questo non gli permette di incidere sui 90 minuti. Io per la qualità che ha in costruzione non guarderei solo i numeri».