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·22 May 2025

Brescia, Cellino: “Sono una vittima, non un truffatore”

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Il presidente del Brescia Massimo Cellino ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera sulla situazione legata alla sua squadra.

Il Brescia, salvatosi nella regular season di Serie B, è a rischio Serie C. Il motivo è la penalizzazione di 4 punti per dei pagamenti irregolari degli stipendi di febbraio che ora potrebbe costare carissimo al club. Il presidente Cellino, però, non ci sta. Queste le sue parole al Corriere della Sera: Sono stato una vittima, non ho mai truffato nessuno. Casomai sono stato io a essere raggirato”. Il presidente ha aggiunto: “Sono tornato in Italia il 16 febbraio e mi informano che il responsabile finanziario Luigi Micheli si è dimesso, poi scoprirò anche che mi ha rubato dei soldi. Il giorno seguente, il 17, è la data indicata per il pagamento degli stipendi dei giocatori relativi al trimestre novembre-gennaio. Quindi mi rivolgo al commercialista. – prosegue Cellino – Parliamo dello Studio Associato Gamba di Brescia che ci offre consulenza da oltre sei anni e si occupa regolarmente delle buste paga e dei nostri F24. Lui mi ha suggerito di affidarmi al Gruppo Alfieri spv per il versamento dei contributi attraverso la compravendita legale dei crediti di imposta. Mi fanno passare per truffaldino, come se io conoscessi questo Alfieri. Ma chi lo aveva mai sentito nominare prima? Mi sono fidato”.


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Cellino: “Non voglio restare più in questo calcio”

Tutta la rabbia di Cellino: “Come mai l’Agenzia delle Entrate non si è accorta prima? E questi sapientoni della Covisoc perché non ci hanno messo in guardia per tempo? Mi fa rabbia perché in 36 anni di calcio non ho mai ricevuto una sanzione per un ritardo di pagamento e anche quando il pallone è stato spazzato via da Calciopoli sono uno dei pochi ad essere rimasto in piedi”. In chiusura Cellino conferma la volontà di vendere nel più breve tempo possibile spiegando di non “voler restare più in questo calcio”.

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