Carranza pre Feyenoord Inter: «Il rendimento alterno tra campionato e Champions è dato da quel motivo» | OneFootball

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·4 March 2025

Carranza pre Feyenoord Inter: «Il rendimento alterno tra campionato e Champions è dato da quel motivo»

Article image:Carranza pre Feyenoord Inter: «Il rendimento alterno tra campionato e Champions è dato da quel motivo»

Carranza, giocatore del Feyenoord, ha voluto rilasciare qualche dichiarazione in vista della gara contro l’Inter. Le parole

In conferenza stampa Julian Carranza, attaccante del Feyenoord, alla vigilia dell’andata degli Ottavi di Finale di Champions League contro l’Inter.

COSA FARE DOMANI PER VINCERE? – «Penso che dovremo preparare il miglior piano e seguirlo in campo, siamo tutti pronti, specialmente in questo tipo di partite. In Champions League devi essere al 100% o anche di più».


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ESSERE ALLENATO DA VAN PERSIE E’ UN VANTAGGIO PER UN ATTACCANTE? – «Sono molto felice di averlo come allenatore, col tempo potremo parlare sempre di più di tutto. Stiamo cercando di entrare nei dettagli, col tempo ci arriveremo».

COME MI SPIEGO IL DIFFERENTE RENDIMENTO TRA CAMPIONATO E CHAMPIONS? – «La Champions tira fuori il meglio da te, in campionato abbiamo avuto delle difficoltà e possiamo fare di più. Ma ora pensiamo alla Champions».

QUANTE VOLTE HO RIVISTO IL MIO GOL AL MILAN? – «L’ho visto un paio di volte, me l’hanno mandato i miei famigliari. È stato un bel momento».

INTER PIÙ FORTE DEL MILAN? – «Penso di sì. Ma in Champions abbiamo giocato con grandi squadre come Bayern o Benfica, mi aspetto lo stesso rendimento domani».

IO TITOLARE DOPO L’ADDIO DI GIMENEZ E L’INFORTUNIO DI UEDA? – «Io ho sempre pensato a fare il mio lavoro, a farmi il c..o. Non è cambiato nulla per me, il mio ruolo è sempre stato quello: lavorare duro e aspettare eventuali occasioni».

COSA CI CHIEDE VAN PERSIE? – «Dobbiamo lavorare duramente quando non abbiamo la palla, recuperarla il prima possibile e poi essere noi stessi nell’ultimo quarto di gara, dimostrare perché siamo a questo livello. Penso che stiamo lavorando molto bene in allenamento, c’è una buona atmosfera».

A CHE PUNTO DELLA MIA CARRIERA MI SENTO? – «Penso che si possa sempre migliorare, personalmente credo che non sarò mai al mio top perché si può sempre fare meglio. Posso andare oltre, per farlo devo fare il massimo in questa squadra, aiutarla ad arrivare il più in alto possibile».

QUALE CAMPIONATO MI HA FORMATO MAGGIORMENTE TRA QUELLO IN ARGENTINA E QUELLO NEGLI STATI UNITI? – «In Argentina non ho giocato tantissimo, negli Stati Uniti ho trovato continuità: non è un grandissimo campionato, ma sento di essere cresciuto tantissimo grazie al lavoro».

L’IMPORTANZA DEGLI ALLENATORI AVUTI NEI PRIMI ANNI IN ARGENTINA – «No, in Argentina cresci per strada e impari lì. Quando sono arrivato in prima squadra al Banfield ho avuto ottimi allenatori come Crespo, dal quale ho imparato tanto. Ma prima si impara sulla strada».

DOVE POSSO MIGLIORARE? – «In tutto. Non mi sento al top in alcun aspetto del mio gioco. Posso migliorare in tutto, nella fase offensiva e in quella di non possesso».

SODDISFATTO DEL MIO NUMERO DI GOL IN QUESTA STAGIONE? – «Assolutamente no. Sento di poter segnare di più e di poter costruire occasioni migliori. Bisogna lavorare di più».

SU LAUTARO – «Ho giocato con lui qualche partita nelle giovanili argentine, ma in poche occasioni e non posso dire che abbiamo un vero rapporto. È un grandissimo attaccante, questo di sicuro».

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