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·20 May 2025

Caso Brescia, tra udienze e sentenze si va verso il playout a metà giugno

Article image:Caso Brescia, tra udienze e sentenze si va verso il playout a metà giugno

Il caso Brescia tiene banco in Serie B. L’accusa al club da parte della Procura FIGC, che ha chiuso le indagini domenica, è quella di non aver provveduto al regolare pagamento di Irpef e Inps dei suoi tesserati alle scadenze di febbraio e aprile.

Un problema emerso solo ora (soprattutto in relazione alla prima scadenza) perché la Covisoc, dopo la scadenza del 17 febbraio, come da prassi aveva scritto subito all’Agenzia delle Entrate per chiedere una verifica sulla modalità di pagamento utilizzata dal Brescia, ma ha avuto risposta solo nei giorni scorsi. E la risposta è stata negativa.


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Quando si gioca il playout di Serie B? I fatti

Il Brescia – spiega La Gazzetta dello Sport – ha fatto ricorso ai crediti d’imposta per compensare i suoi debiti verso l’erario: la scadenza era per gli stipendi (pagati regolarmente), per Irpef e Inps. E il pagamento di queste tasse è stato bocciato, perché i crediti d’imposta del Brescia sono stati dichiarati «inesistenti» dall’Agenzia delle Entrate.

Parliamo di 2,4 milioni, con uno sconto del 15%, pagando poco più di 2 milioni. Operazione condotta il 17 febbraio, al limite della scadenza. Con quei crediti nel proprio cassetto fiscale il Brescia ha potuto emettere i suoi F24: da 1.439.676 euro per la scadenza di febbraio, da 445.485 per quella di aprile.

Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate non ha trovato quei crediti e Cellino sostiene di essere stato truffato dall’agenzia che glieli ha ceduti, malgrado il suo fiscalista l’avesse rassicurato sulla sua solidità. La responsabilità è sua in quanto legale rappresentante della società. Davanti alla giustizia sportiva sembra non avere scampo, semmai con quella penale potrà far valere le sue ragioni verso l’agenzia.

Cosa rischia dunque il Brescia? Il club può essere penalizzato di 2 punti per l’Irpef e 2 per l’Inps, sanzione standard. In totale 4 punti da scontare subito per la scadenza di febbraio e altri 4 per la prossima. Una risposta si avrà tra giovedì e venerdì, quando la Procura FIGC ha convocato il Brescia per una audizione. Poi scatta il deferimento e verrà fissata la data per l’udienza di primo grado al Tfn: se va bene sarà il 30 maggio, al più tardi il 3 giugno. Sono tempi tecnici.

Quando si gioca il playout di Serie B? Le ipotesi sulla data

Con il -4 il Brescia sarebbe terzultimo, il Frosinone salvo, mentre la Salernitana avrebbe la posizione favorevole nello spareggio che potrà giocare la Sampdoria, oggi in C. La data sarà fissata dopo la sentenza di primo grado: se sarà solida, FIGC e Lega B si prenderanno il rischio di giocare e a metà giugno ci sarà il playout.

Se invece non lo fosse, si dovrebbe aspettare un secondo grado, ma i tempi non ci sarebbero. Q uindi la stagione si chiuderà così, con Salernitana-Sampdoria, e il Brescia proseguirà la sua battaglia legale nelle sedi che riterrà opportune. Se dovesse avere ragione, l’esito del torneo non cambierebbe, ma il Brescia potrebbe avere le basi per chiedere di essere riammesso in sovrannumero.

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