Collovati: «Il prossimo anno ci sarà una rivoluzione, ecco su quali giocatori bisognerebbe puntare. Vlahovic? Non si può sempre dare colpa all’allenatore. Su Venezia Juve…» – ESCLUSIVA | OneFootball

Collovati: «Il prossimo anno ci sarà una rivoluzione, ecco su quali giocatori bisognerebbe puntare. Vlahovic? Non si può sempre dare colpa all’allenatore. Su Venezia Juve…» – ESCLUSIVA | OneFootball

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Juventusnews24

·25 May 2025

Collovati: «Il prossimo anno ci sarà una rivoluzione, ecco su quali giocatori bisognerebbe puntare. Vlahovic? Non si può sempre dare colpa all’allenatore. Su Venezia Juve…» – ESCLUSIVA

Article image:Collovati: «Il prossimo anno ci sarà una rivoluzione, ecco su quali giocatori bisognerebbe puntare. Vlahovic? Non si può sempre dare colpa all’allenatore. Su Venezia Juve…» – ESCLUSIVA

Collovati in esclusiva a Juventusnews24: l’analisi del campione del mondo 1982 su Venezia Juve e sui principali temi di mercato bianconero

In esclusiva a Juventusnews24.com è intervenuto il campione del mondo 1982, Fulvio Collovati. Ecco la sua analisi su Venezia Juve valida per la 37ª giornata di Serie A e sui principali temi di calciomercato bianconero.

Cosa si aspetta da Venezia -Juventus?


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«Una squadra che si deve salvare non regalerà assolutamente nulla, poi la Juve il quarto posto se lo deve guadagnare, tutto lì. È chiaro che i bianconeri sono i favoriti perché come deve guadagnarsi il quarto posto la Juve, si deve guadagnare la salvezza anche il Venezia; per cui se metto a confronto le due squadre, i bianconeri sono favoriti però i lagunari sono una squadra che ultimamente hanno giocato bene, cioè hanno avuto meno di quello che probabilmente meritavano. Se penso alla Juve di Parma, per esempio, che perse, dovrà essere una squadra affamata, completamente diversa».

La Juventus ha avuto una stagione fatta di alti e bassi. Quali sono gli aspetti positivi su cui può costruire il futuro?

«Gli aspetti positivi sono i giovani innanzitutto, Yildiz. Deve prendere assolutamente un difensore di statura internazionale perché con tutto il rispetto per Kelly e Veiga, insomma la Juve in passato, voglio esser chiaro, ha avuto (e non sto parlando dei miei tempi) la BBC Barzagli, Chiellini, ha avuto Pirlo, cioè deve avere i numeri uno. Non è che puoi andare a prendere un prospetto, la Juve deve avere un difensore di statura internazionale, un centrocampista, che può essere Tonali per esempio, che è di statura internazionale, una punta, che può essere Osimhen. Non puoi pensare di prendere e sperare, la Juve deve andare sulle certezze».

La partita di domenica rappresenta un crocevia importante per entrambe le squadre; la Juventus deve centrare la qualificazione in Champions, il Venezia lotta per la salvezza. Quali sono gli elementi chiave che possono determinare l’esito dell’incontro?

«Il Venezia io l’ho visto giocare ultimamente facendo la radio, è una squadra che gioca; siccome per salvarsi deve vincere non è che si mette a fare una partita per non perdere. Il Venezia giocherà per vincere, per cui la Juve deve innanzitutto fornire una grande prova difensiva cosa che in certi frangenti ha lasciato a desiderare dopo che ha perso Bremer e poi, detto questo, al di là della prova difensiva, poi è chiaro che con Yildiz, Kolo Muani, Vlahovic, un gol Conceição, una rete probabilmente riesce a trovarla per cui l’attenzione dovrà essere soprattutto sul non dare la possibilità al Venezia di metterti in difficoltà a livello difensivo perché è una squadra che crea. Poi oltretutto sapendo di dover giocare per vincere ti attaccherà certamente».

Come valuta la gestione delle rotazioni in questo finale di stagione, da parte di Tudor, considerando anche l’approccio che l’allenatore ha avuto con alcuni giocatori?

«Questo non saprei dirlo. Sai la Juve… Quando cominci a ruotare tanto significa che qualcosa di negativo c’è stato perché di solito le formazioni titolari giocano sempre quelle e poi alla fine cambi due/tre giocatori, quando cominci a ruotare significa che non hai ancora trovato la formazione titolare; la realtà è questa. All’Inter giocano sempre gli stessi poi al posto di Calhanoglu magari gioca Asllani, al posto di Barella gioca Frattesi, al posto di Lautaro gioca Arnautovic però giocano sempre i primi. Di conseguenza alla Juve se si è ruotato tanto vuol dire che non si è ancora trovata un’identità precisa e ho l’impressione che, al di là di come vada, Champions o non Champions, il prossimo anno ci sarà molta rivoluzione secondo me».

Su quali aspetti secondo lei si focalizzerà Di Francesco per cercare di neutralizzare la squadra bianconera?

«Di Francesco deve giocare la partita come ha sempre fatto. Il Venezia io l’ho visto giocare dieci volte, è una squadra che gioca – ovviamente contro la Juve è chiaro che lo spessore tecnico è diverso – per cui dovrà stare molto attenta in fase difensiva però deve fare gol. Per cui non è che dovrà fare i calcoli, non è una partita da calcoli è una partita di attenzione che dovrà fare in fase difensiva per non prender gol. Poi dopo il Venezia è una squadra che crea per cui due tre occasioni le crea sempre».

Domenica troveremo una Juventus diversa rispetto a quella del pareggio in casa contro i lagunari del 15 dicembre?

«Sarà diversa sicuramente perché prima l’allenava Motta, adesso la allena Tudor, però la Juve sa perfettamente che ha una sola possibilità quella di vincere e basta. Io penso che la Roma vinca a Torino per cui i bianconeri hanno solo la possibilità di vincere».

In quale reparto pensa che la Juventus debba rinforzarsi nel prossimo mercato estivo?

«Secondo me in tutti e tre i reparti, l’attacco considerando che Vlahovic non rimarrà, considerando che il punto interrogativo è Kolo Muani, per cui dovrà comprare un centravanti almeno da venti gol. A centrocampo – che è stato il punto di forza della Juve, sin dai miei tempi, e non faccio i nomi perché non è il caso di farli – la Juve aveva il centrocampo con Pirlo, Vidal e Marchisio o Pirlo, Pogba, Marchisio. Francamente devi prendere un centrocampista di spessore mondiale, e prima il nome l’ho fatto che è Tonali, non sarà Tonali? Devi prendere un altro centrocampista, per esempio Conte al Napoli ha preso McTominay.

Devi prendere un centrocampista di spessore mondiale e poi sì, ci sarà il rientro di Bremer e tutto ma ho l’impressione che manchi ancora qualcosa in fase difensiva. Un centrale, poi dipenderà se rimarrà Cambiaso oppure no, questo non so dirlo. Se andrà via devi prendere un terzino sinistro di spessore, non è che puoi mettere McKennie a giocar a sinistra come sta facendo adesso o Weah che è un destro; ti devi presentare con un mancino naturale ecco».

Vede un futuro ancora in bianconero per Vlahovic?

«Io devo essere sincero, non mi ha mai entusiasmato. Gli allenatori son cambiati, ne son cambiati tre. C’era Allegri si dava la colpa ad Allegri, Motta si dava la colpa a Motta, Tudor si dà la colpa a Tudor; non puoi sempre dar la colpa all’allenatore».

La qualificazione ai mondiali del 2026 è alla portata dell’Italia?

«Se non ti qualifichi – è vero che la Norvegia ha qualche giocatore, è vero rispettare l’avversario – però allora è giusto che tu stia a casa».

Si ringrazia Fulvio Collovati per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.

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