Pagine Romaniste
·30 March 2025
Dovbyk gol: “Soltanto i tre punti”

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·30 March 2025
Corriere dello Sport (L. Scalia) – Un gol da attaccante puro. Utile per spazzare via le critiche. Dovbyk si è caricato la Roma sulle spalle quando la partita sembrava scivolare verso un pareggio anonimo e la sua prestazione rischiava di scivolare nella stessa direzione. Il Lecce stava reggendo, la porta sembrava stregata. Ma poi l’ucraino ha deciso di fare tutto da solo a dieci minuti dalla fine: prima ha fatto fuori Baschirotto con il fisico (non proprio un peso piuma), poi ha giocato di destro e di sinistro e infine ha scaricato un sinistro violentissimo che bruciato in un colpo solo Gaspar e Falcone, scegliendo il primo palo alla sinistra di Falcone. Non ha esultato correndo. Si è quasi fermato mandato una sorta di messaggio in codice: “Questo sono io”. Traduzione: l’uomo giusto al momento giusto, l’uomo che sa segnare gol pesanti e rendere grande la Roma.
“Da lui mi aspetto tanto, deve reagire, deve far vedere che giocatore è. Credo in lui, ma lui deve credere in noi: abbiamo un modus di giocare aggressivo, con determinazione. A lui ho detto tu pensi al gol, io penso alla prestazione. Ma se non mi dai né prestazione, né gol, mi lasci con l’amaro in bocca. Lui deve lottare, come tutti gli altri”, aveva spiegato Ranieri. E ieri Artem ha fatto squillare il 15° acuto stagionale: all’esordio, dal 2000 ad oggi, solo un altro attaccante della storia giallorossa è andato in doppia cifra, Tammy Abraham ora al Milan. A fine gara il bomber giallorosso ha parlato così. “Per noi, sì, è stata una partita dura. Abbiamo costruito tante opportunità nel primo tempo, poi per fortuna l’abbiamo sbloccata ed era importante”.
Sul suo momento. “Tutti mi sostengono, io sto cercando di fare il mio lavoro nel modo migliore. Non è facile questa stagione, devo essere onesto. Abbiamo vissuto cose strane, sono cambiati tre allenatori. Però eccoci qui. A Lecce contava solo vincere”. Un brivido proprio verso la fine, quando si è seduto accompagnando il gesto con una smorfia e massaggiandosi il polpaccio destro. Un crampo, pare: nulla più. Ora sotto con la Juve poi la Lazio. Se la Roma ha superato per 48 ore la Lazio in classifica e continua a poter sognare l’Europa è anche per i 10 gol di Artem in campionato.