Cagliarinews24
·3 May 2025
Firicano: «Conosco Nicola, nessun giocatore affronterà l’Udinese sottogamba, al Cagliari ho avuto la fortuna di…»

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·3 May 2025
Dalla panchina del Tuttocuoio, oggi in Serie D, al cuore pulsante del Cagliari di fine anni ’90: Aldo Firicano ripercorre i suoi sette anni da protagonista in rossoblù, tra promozioni, notti europee e un legame mai spezzato con l’isola e i suoi tifosi. Ecco le sue parole a Domus Rossoblù:
ANNI IN ROSSOBLÙ – «Sostanzialmente quasi tutto, sia calcisticamente sia come uomo. Sono arrivato ragazzino e sono andato via da giocatore ormai fatto. E pensare che quando lasciai l’Udinese, appena promossa in A, per tornare in B col Cagliari, non ero molto contento. Sembrava una scelta riduttiva per la mia carriera. Poi si è rivelata vincente. Il mio Cagliari, dopo quello dello Scudetto, è tra i più amati dai tifosi rossoblù»
RICORDO INDELEBILE – «Ce ne sono tanti, ma non dimenticherò mai tutta la gente presente all’aeroporto e in città al rientro da Pisa dopo la promozione dalla B alla A. Un’emozione incredibile, irripetibile da vivere. Una festa che durò per diverse settimane, non solo in città, ma in tutta l’Isola. Quell’episodio mi legò fortemente ai colori rossoblù»
MAESTRI IN PANCHINA – «A Cagliari ho avuto la fortuna di avere Ranieri, Mazzone, Trapattoni, Tabarez, per citarne alcuni. Tutti grandi. La mia formazione da tecnico nasce da lì. Da loro ho preso tanto, poi negli anni l’ho rielaborato in base alle mie esperienze»
IL CAGLIARI OGGI – «Come quello degli ultimi anni. Con qualche sofferenza nel girone d’andata, perché magari arrivano dei giocatori nuovi che devono ambientarsi, solido nel girone di ritorno, capace di fare delle imprese in situazioni difficili. E la gara di Verona lo ha dimostrato. E ora c’è l’Udinese»
MESSAGGIO DA EX – «Di non aspettarsi una squadra remissiva solo perché salva. Rimarcherei la difficoltà della partita, ma anche la grande opportunità che il Cagliari si è creato dopo il successo del Bentegodi. Credo che siano tutti elementi per fare una grande gara e cercare la salvezza con largo anticipo»
FRIULANI IN CAMPO – «Con la voglia di non regalare nulla. Lo ha dimostrato nella gara col Bologna. Ha tenuto testa, ha pareggiato, ma c’erano anche i presupposti per qualcosa in più. L’Udinese è una squadra molto fisica, che ha fatto meglio in trasferta»
IL FATTORE MOTIVAZIONI – «Conoscendo Nicola, nessun giocatore del Cagliari prenderà la gara sottogamba. Poi è chiaro che il fatto che i rossoblù abbiano più motivazione alla fine potrebbe risultare determinante. Se tutto va bene la salvezza potrebbe arrivare al termine di questa giornata»