Inter Milan
·29 May 2025
Gol decisivi e momenti storici: gli uomini del destino nerazzurro

Inter Milan
·29 May 2025
Quanti momenti decisivi possono esserci in un percorso di 14 partite? Quante volte si può riscrivere la storia di una stagione europea attraverso un gol, una giocata, un attimo che vale mille emozioni? La Champions League dell'Inter è stata segnata da istantanee indimenticabili e uniche, che rimarranno per sempre incise nei cuori di tutti i tifosi nerazzurri.
Una storia caratterizzata da un filo comune: la straordinaria forza di volontà dei ragazzi di Simone Inzaghi, una forza che ha saputo oltrepassare ogni tipo di ostacolo fino alla finale di Monaco di Baviera. Uno spirito che si è incarnato in tutti i giocatori nerazzurri, che a turno hanno ricoperto il ruolo dell'eroe nel corso della campagna europea. Così è accaduto che a turno i protagonisti sono cambiati, elevandosi in attimi specifici: l'uomo giusto al momento giusto, come accaduto in diverse circostanze durante questa Champions League.
Si può iniziare questa storia con l'autore del primo gol di questa Champions League: Hakan Calhanoglu ha aperto il conto nerazzurro a San Siro, segnando con una grande punizione il gol dell'1-0 contro la Stella Rossa alla seconda giornata della League Phase. Una prima fase che ha visto una gara spartiacque: il big match giocato a San Siro contro l'Arsenal di Mikel Arteta. Una gara dura, complicata, contro una formazione talentuosa e organizzatissima, una squadra arrivata poi fino alla semifinale di Champions. Una notte che contava tantissimo e che ha visto la firma di Hakan Calhanoglu: un rigore perfetto, segnato allo scadere del primo tempo. Una vittoria che ha aperto definitivamente la strada all'Inter nel girone unico della prima fase: tre punti arrivati grazie alla grande freddezza del turco, premiato Man of the Match.
Il 6 novembre come il 6 maggio: sei mesi dopo il rigore decisivo contro l'Arsenal, l'Inter gioca un'altra partita fondamentale in Champions, la semifinale di ritorno contro il Barcellona. Stessa situazione, stesso momento del match: nel recupero del primo tempo l'arbitro fischia un rigore per l'Inter. Dal dischetto si presenta come di consueto Calhanoglu: Hakan attende, studia Szczesny, avversario già affrontato in Italia in diverse occasioni. San Siro è completamente avvolto dal silenzio: si può quasi sentire il battito del cuore del turco, sincronizzato con quello degli 80mila presenti sugli spalti. Calha chiude il tiro con il suo destro, il portiere blaugrana si butta dalla parte opposta: palla in rete e momentaneo 2-0 per l'Inter. San Siro torna a respirare e lo fa con tutto il fiato che ha in corpo: esplode la gioia nerazzurra, gioia che nel corso della serata si trasformerà in estasi.
Hanno atteso tanto i tifosi nerazzurri per il primo gol con l'Inter di Benjamin Pavard. L'uomo copertina della sfida contro il Bayern Monaco è stato proprio il difensore francese, grande ex della gara insieme a Yann Sommer. Una partita speciale per Benjamin, perno della retroguardia bavarese per quattro stagioni in cui ha vinto tutto. Un match segnato dall'emozione e dalla grande concentrazione per lui, che conosceva alla perfezione i suoi avversari.
Pavard ha disputato due grandi partite contro il Bayern, match in cui ha dovuto tenere a bada giocatori tecnici e imprevedibili come Leroy Sané e Serge Gnabry. Eppure, nonostante l'enorme contributo in fase difensiva, Benjamin ha saputo essere decisivo dalla parte opposta del campo: a San Siro, in una partita difficile, dove i bavaresi erano passati in vantaggio, è finalmente arrivato il primo gol di Pavard con l'Inter. Tre minuti dopo il pareggio di Lautaro, il francese è andato in cielo, colpendo di testa con grande forza sul corner perfetto di Calhanoglu. Niente da fare per Urbig: il pallone entra in rete, l'Inter passa in vantaggio. Poco importa che la gara si chiuda con il risultato di 2-2: l'Inter vola in semifinale di Champions e il gol decisivo lo realizza Pavard. Un segno del destino, come se il fato avesse deciso che il suo momento arrivasse proprio contro il Bayern Monaco: impossibile dimenticare una prima volta così speciale.
Tra i grandi protagonisti della cavalcata europea dell'Inter ce n'è uno che ha lasciato un segno indelebile nella doppia semifinale contro il Barcellona. Assente nei quarti di finale contro il Bayern Monaco, Denzel Dumfries è rientrato proprio in occasione dell'andata contro i blaugrana. Una serata diversa dalle altre per il valore dell'avversario e per l'altissimo livello di difficoltà del match, che Dumfries affrontava dopo più di un mese di assenza.
Eppure fin dai primi secondi i tifosi nerazzurri hanno capito che Denzel era davvero tornato: una prima sgasata, un'accelerazione che ha spezzato la difesa del Barcellona e ha portato al meraviglioso gol di tacco di Thuram, servito proprio dall'olandese. È l'inizio di uno show straordinario per Dumfries, che segna una doppietta incredibile con un gol in rovesciata e uno di testa, entrambi arrivati su calcio d'angolo. Denzel è il dominatore assoluto dell'area di rigore: la sua potenza straborda, è incontenibile per i giocatori catalani. Un assist, due gol e il premio di MVP della UEFA. Una prestazione totale che viene ripetuta al ritorno, dove Dumfries serve altri due passaggi vincenti: nel primo tempo regala a Lautaro il pallone che sblocca il match, mentre al 93' è la sua irriducibile forza di volontà che lo porta a strappare il pallone a Gerard Martin e a servire l'assist del destino a Francesco Acerbi. Due gol e tre assist, Dumfries è stato coinvolto in cinque gol dei sette segnati contro il Barcellona: un altro uomo scelto dal destino nel momento giusto, per portare l'Inter alla finale di Monaco di Baviera contro il PSG.