Il verbale di Beretta: «Soldi agli ultras Milan per gestire insieme l’affare Champions» | OneFootball

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·19 February 2025

Il verbale di Beretta: «Soldi agli ultras Milan per gestire insieme l’affare Champions»

Article image:Il verbale di Beretta: «Soldi agli ultras Milan per gestire insieme l’affare Champions»

«Praticamente qua è la semifinale di Champions, era il derby. A Marco gli venne l’idea di parlare con Luca, nel caso che una delle due squadre passasse, comunque di trovare la percentuale e di guadagnare, come se vai a scommettere alla Snai, capito?». La spiegazione del patto di non aggressione tra curve di Inter e Milan – come riportato da La Repubblica – è in questo passaggio dell’interrogatorio di Andrea Beretta del 21 gennaio scorso.

«E abbiamo fatto quest’accordo qua con loro, nel caso passasse una o l’altra con una percentuale di far guadagnare anche la squadra che non era passata». In pratica: «Gli ho dato 1.000 o 2.000 bandiere di quelle gialle che avevo fatto fare per la coreografia di Istanbul, che potevano essere vendute a 10- 20 euro. E loro le mettevano ai baracchini da vendere», ha raccontato l’uomo in carcere per l’omicidio di Antonio Bellocco.


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«In più Marco mi sembra che gli ha dato 50.000 euro. Li porta lì a Cologno Monzese, al bar loro», ha detto parlando di Marco Ferdico, che faceva da base a Luca Lucci e sodali.

Di Ferdico, Beretta riferisce degli interessi con gli stupefacenti. «Marco aveva perso 100.000 euro per un lavoro da fare al porto, che doveva arrivare del materiale. Io quando sentivo parlare di queste robe qua, di droga, di cose, volevo… staccarmi, capito?».

Infine, parole dure anche nei confronti di Debora Turiello, la “contabile” della Nord: «Io volevo fare piazza pulita, volevo mandare via la Debora, volevo mandare via Renato, volevo mandarli via tutti questi qua perché non li reputavano con noi. Invece la Debora è rimasta, perché? Perché Marco c’aveva a che fare con i biglietti e non era capace di portare avanti il lavoro dei biglietti, non c’aveva voglia d’impegnarsi a seguire questa cosa qua. Debora è una persona che ho sempre avuto dell’astio, perché non mi fidavo».

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