Inter-News.it
·22 May 2025
Inter, il prezzo del ‘tutto’: a Como Inzaghi dà un segnale preciso

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·22 May 2025
L’Inter con molta probabilità affronterà il Como con gran parte delle seconde linee. Una riflessione doverosa va effettuata sul turnover maniacale di Inzaghi e il percorso dei nerazzurri in questa stagione.
SEGNALE PRECISO – Per l’Inter la trasferta di Come rappresenta l’ultima tappa di una Serie A vissuta tra alti europei e cali all’interno della penisola. Simone Inzaghi, consapevole di avere ormai ridotte possibilità di conquistare lo scudetto, ha scelto di dosare le forze in vista dell’appuntamento decisivo: la finale di Champions League del 31 maggio contro il PSG. Contro il Como, il tecnico nerazzurro ha optato per un ampio turnover, lasciando fuori alcuni titolarissimi come Lautaro Martinez, Marcus Thuram e Nicolò Barella. Una scelta che non sorprende, ma che trasmette un messaggio preciso: le priorità sono cambiate. Con uno scudetto che dipende solo in parte dall’Inter, proteggere i giocatori chiave da infortuni o stress inutili è diventato fondamentale. Forse le priorità, alla luce dei numerosi infortuni capitati durante questa stagione, sarebbero dovuti cambiare prima. L’Inter ha scelto di provare a vincere tutto, di competere su tutto. Mai scelta fu più azzardata
RIMPIANTO – L’Inter aveva dato delle avvisaglie già ad inizio campionato. I nerazzurri non erano più gli schiacciasassi dell’anno scorso. C’è meno concentrazione perché si prendono spesso gol nei minuti finali. Si infortunano pesantemente giocatori chiave come Lautaro Martinez, Marcus Thuram, Federico Dimarco, Hakan Çalhanoğlu, Benjamin Pavard. L’Età media della squadra dei nerazzurri è anche tra le più alte in Serie A. Viste così tante difficoltà non sarebbe stato meglio far giocare in coppa Italia solo ed esclusivamente le riserve? Su questo bisogna riconoscerlo Antonio Conte è stato più lungimirante e furbo di Simone Inzaghi. Il tecnico dei partenopei sapeva che anche solo un’altra competizione oltre il campionato avrebbe sfiancato e distratto una squadra mentalmente provata da un campionato sotto tono come quello dell’anno scorso. Ormai è inutile piangere sul latte versato. La vera sfida, ora, sarà riaccendere il motore mentale della squadra in tempo per la finale di maggio.