Bologna Sport News
·15 May 2025
🎙 Italiano: "Per molti mi conveniva uscire agli ottavi. Saputo? Migliorerà questo Bologna"

Bologna Sport News
·15 May 2025
Allo stadio Olimpico di Roma, al termine del trionfo in Coppa Italia da parte del Bologna ai danni del Milan (0-1 il risultato finale firmato dalla rete di Ndoye), è intervenuto Vincenzo Italiano. Il tecnico rossoblù ha parlato così ai microfoni di SportMediaset e della sala stampa.
Dopo alcune delusioni forse è anche meritata, abbiamo fatto una grande partita, è stata una prestazione incredibile. Abbiamo risposto alle mosse del Milan nel secondo tempo, eravamo preparati. Il percorso di quest'anno viene coronato con la coppa: questa gente meritava un premio.
Non pensavo pronti-via di potermi prendere la mia rivincita, ci siamo riusciti e sono felice. Sono state tre delusioni pesanti. Aggiungo un trofeo importante a questo mio cammino e lo dedico ai miei ragazzi, sono stati straordinari.
Faccio una dedica speciale a Joe Barone, oggi ho sentito suo figlio e dedico questo successo alla sua famiglia. Quel messaggio mi ha fatto un immenso piacere.
Abbiamo fatto un percorso in crescendo con qualche difficoltà iniziale, c'è stata una crescita totale e abbiamo fatto una prestazione grandiosa. Lasciatemi festeggiare, è qualcosa di incredibile.
Il Bologna solleva al cielo di Roma la Coppa Italia (Photo by Paolo Bruno/Getty Images via OneFootball)
Era la panchina più difficile da prendere? Infatti non ho subito detto di sì al Bologna questa estate. Sartori in campo me lo ha ricordato dicendomi “Non volevi venire, ti ho dovuto convincere”. Ora si sta prendendo lui i meriti (ride, ndr).
La partita di venerdì ci ha lasciato tanto. Abbiamo disputato una partita con grande ritmo, qualità e intensità. Dopo il gol di Dan abbiamo cercato di portare a casa la Coppa. Il Milan ha rifatto la stessa mossa che venerdì gli ha permesso di vincere a San Siro e noi ci siamo tutelati con una contromossa. Sono felice per tutti: Saputo, Sartori, Fenucci, Di Vaio, la segreteria, l'autista, Casteldebole tutto. Sono felice e orgoglioso del mio primo trofeo importante.
Questa è la gioia più grande da quando faccio calcio, sia da giocatore sia da allenatore. Oggi ho alzato al cielo questa coppa dopo tre finali perse per pochissimo. Ho cercato personalmente di dare il massimo, non volevo pensare di perdere una quarta finale, non potevo accettarlo. Mi auguro che questo sia un percorso di crescita. Lo scorso anno la Champions, quest'anno la Coppa Italia: al presidente Saputo piace vincere, è ambizioso, e sono sicuro che farà crescere ancora questa società.
Domani chissà cosa sarebbe venuto fuori sui giornali se avessi perso. Il percorso che ti porta alle finali andrebbe già premiato. Se uno che arriva in fondo viene etichettato come perdente forse mi conveniva uscire agli ottavi. Molti domani avrebbero iniziato a straparlare. Questa Coppa è una soddisfazione immensa. Ho 47 anni, è la mia settima finale, è il mio quinto anno in Serie A: la dedico al mio staff che è sempre con me e oggi finalmente abbiamo gioito.
Avevo promesso di non parlare più di fioretti, vediamo cosa posso organizzare. Da quando siamo usciti da San Siro ci siamo preparati su tutto per vincere oggi. Abbiamo saltato il giorno di riposo. Tutti sapevano cosa dovevano fare, anche accettare la panchina. Tutto questo ha pagato.
Ci siamo riusciti. Già farli venire a Roma in 30mila è stata un'impresa. Questa volta non sono uscito al riscaldamento, ho lasciato i ragazzi tranquilli, poi sono stati brividi quando sono uscito. Il sogno era riportare in piazza i bolognesi e ci siamo riusciti. Volevamo arrivare in fondo alla competizione e abbiamo anche vinto.
Ho avuto per tre anni il direttore al Chievo e dopo tre incontri ho visto che c'era un bel progetto. Sapevo che avremmo perso dei pezzi importanti ma c'era una base per poter costruire. La crescita collettiva e individuale di tutti ci ha permesso di essere dove siamo. Giocheremo la Supercoppa Italiana e ci siamo anche qualificati all'Europa League. Ora dobbiamo fare di tutto per mantenere questi standard.
Sono partito con un progetto nuovo senza pilastri importanti. La casa senza le fondamenta cade e abbiamo dovuto ricostruire tutto. Oggi in primis c'è la soddisfazione di veder crescere questa squadra: la vittoria in Chamampions con il Borussia Dortmund, la cavalcata in Coppa Italia. Sono contento. La mia vittoria è vedere i ragazzi che mi seguono. Oggi è più bello gioire, ho pianto tanto e oggi ho lottato per far sì che questo non avvenisse.
Avevamo aperto questo discorso e ci siamo detti di parlararne con serenità dopo aver raggiunto un trofeo ed essere tutti più felici. Ora vediamo che intenzioni hanno presidente e direttore. Dobbiamo parlare, ma mi trovo bene con questo gruppo di lavoro. È bello perché tutti danno qualcosa. A Casteldebole siamo tutti Re Magi: portiamo in dono qualcosa in base al ruolo che ricopriamo e abbiamo seguito una bella stella che ci ha portato alla vittoria.