Italiano: “Ritmo, lucidità e scaltrezza, dovremo fare meglio rispetto alle gare di Empoli e Lecce. Nessuna pressione, solo la consapevolezza di dover andare forte” | OneFootball

Italiano: “Ritmo, lucidità e scaltrezza, dovremo fare meglio rispetto alle gare di Empoli e Lecce. Nessuna pressione, solo la consapevolezza di dover andare forte” | OneFootball

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Zerocinquantuno

·13 February 2025

Italiano: “Ritmo, lucidità e scaltrezza, dovremo fare meglio rispetto alle gare di Empoli e Lecce. Nessuna pressione, solo la consapevolezza di dover andare forte”

Article image:Italiano: “Ritmo, lucidità e scaltrezza, dovremo fare meglio rispetto alle gare di Empoli e Lecce. Nessuna pressione, solo la consapevolezza di dover andare forte”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, tutte le dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dal tecnico rossoblù Vincenzo Italiano alla vigilia di Bologna-Torino, gara valida per la 25^ giornata di Serie A Enilive in programma domani alle 20:45.


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Cosa lasciano Empoli e Lecce – «Vanno riconosciuti i meriti degli avversari in termini di intensità e compattezza, ma secondo me in entrambe le occasioni ci abbiamo messo del nostro. Eravamo reduci da sforzi di coppa e, nel momento in cui andiamo a ricevere palla nei piedi e siamo poco dinamici, diamo la possibilità agli altri di limitarci e non lasciarci esprimere al massimo delle nostre potenzialità. In futuro spero troveremo maggiori alternative, ma va anche detto che nei finali di gara siamo comunque venuti fuori: a Lecce non l’abbiamo vinta per un parastinco in fuorigioco… Tutto sommato abbiamo concesso poco, ma se vogliamo prenderci il risultato pieno dovremo essere più lucidi davanti».

Toro avversario ostico – «Il Torino ha modificato il proprio sistema nelle ultime partite, subisce poco e nel 2025 non ha mai perso. Inoltre hanno questa capacità di cambiare modulo anche in corsa, sono una squadra viva con individualità di valore e sappiamo che può succedere di tutto: massimo rispetto per loro. Noi abbiamo assenze pesanti e nel ruolo di Odgaard stiamo utilizzando Fabbian, ma con caratteristiche diverse: Jens è un attaccante che sa fungere da centrocampista, mentre Giovanni è un centrocampista che sale sulla linea degli attaccanti. Domani dovremo essere padroni del nostro destino: giochiamo in casa e sarà importante sfruttare il tifo della nostra gente e il momento positivo per aggiungere punti preziosi alla classifica. Come detto, bisognerà essere più mobili e dinamici, le partite si vincono creando, producendo e facendo gol: quando ragazzi come ad esempio Dominguez, Ndoye e Cambiaghi arrivano là davanti devono essere efficaci, tirare in porta, far valere la loro qualità tecnica. Domenica scorsa arrivavamo da uno sforzo incredibile a Bergamo, ma alla fine potevamo vincerla malgrado la scarsa brillantezza: occorre essere più scaltri e pratici nel cercare la giocata vincente, così da portare a casa più punti».

Gap da colmare – «Non credo si tratti di pressione legata al dover vincere, ad inizio campionato eravamo più attardati eppure non ci siamo fatti prendere da quello stato d’animo, pian pianino siamo cresciuti migliorandoci ed esprimendo le nostre qualità. Anche adesso dobbiamo pensare solo a noi stessi e giocare al massimo, cercando di essere sempre al 100%, perché specie in casa abbiamo fatto vedere di avere un passo diverso. È vero, alcune squadre che ci precedono trovano spesso la stoccata vincente mentre noi a volte non ci siamo riusciti, lasciando qualche punto per strada, però siamo lì e vogliamo continuare ad esprimerci al top. Il nostro obiettivo è chiaro, arrivare al traguardo rimanendo nelle prime sette-otto, e per riuscirci dobbiamo pedalare e andare forte».

Orsolini a mezzo servizio – «’Orso’ è solo al secondo allenamento col gruppo, per ovvie ragioni non è al massimo della forma ma domani me lo porterò dietro in panchina: vediamo come si metterà la gara, l’importante è che superi a pieno quel problema per riaverlo il prima possibile al 100%».

Un altro Dallinga – «Ora Thijs è molto più sveglio, più dentro alle partite, dopo quel primo gol realizzato proprio contro il Torino ha segnato di nuovo sia in campionato che in Champions.. Cambiare Paese non è mai semplice, ci ha messo un po’ ad ambientarsi ma adesso sta bene ed è un giocatore diverso rispetto a quello che abbiamo visto all’inizio».

Castro favorito – «Dallinga convive da due giorni con un fastidio e non è al massimo, verrà con noi ma in questi ultimi allenamenti non ha potuto essere brillantissimo».

Ferguson senza rischiare – «Finché il rientro di Lewis non si avvicinerà in modo concreto preferisco non lanciarmi in ipotesi. Al momento è più avanti di Odgaard e spero possa avvicinarsi al gruppo durante la prossima settimana».

Aebischer quasi pronto – «Michel sta molto meglio ma ha bisogno di iniziare a spingere, man mano avrà il suo minutaggio. Ha caratteristiche che ci servono e in mezzo al campo può darci tanto, dall’inizio o a gara in corso».

Fabbian diamante grezzo – «Giovanni è un ragazzo giovane con una grande voglia di apprendimento, sono sicuro che questa sua forza lo farà diventare un giocatore di grande qualità. A volte si preoccupa di fare troppo l’attaccante, ma deve capire che in quella zona deve ricoprire più ruoli: in particolare vanno limati alcuni problemi che si creano quando si butta oltre la linea dei difensori».

Freuler, Pobega e Castro diffidati – «Da calciatore, in una stagione sono rimasto in diffida per venti partite, andavo in campo ed era il mio primo pensiero, ma sinceramente non ho mai pensato di non schierare un giocatore per via della diffida. E non succederà neppure domani. Dovremo essere tranquilli e liberi: oggi si commette qualche fallo tattico in più rispetto al passato, ma i diffidati andranno in campo perché abbiamo bisogno di tutti».

Calabria scalpita – «Davide ha un’intelligenza calcistica top, personalità ed esperienza, è stato a lungo capitano del Milan nonostante abbia solo ventotto anni. Quest’anno aveva giocato poco e adesso si aggiunge a due elementi importanti come Holm e De Silvestri, sostituendo Posch. Aggiungiamo un identikit perfetto per il nostro gruppo, composto da bravi ragazzi con un’encomiabile cultura del lavoro, e ne siamo contenti».

Lucumí quasi intoccabile – «Forse ‘Lucu’ ha accumulato qualche minuto in più rispetto agli altri in quanto unico centrale mancino, molto importante per lo sviluppo del nostro gioco. E poi perché ha una notevole velocità di recupero, già dopo un giorno potrebbe rigiocare ed essere lucido: questa è una grande capacità e fortuna e noi cerchiamo di approfittarne».

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