Juve in Champions League, ora si decide per la panchina; Tudor: «Decideremo prima del mondiale, non sarebbe serio se…» | OneFootball

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·26 May 2025

Juve in Champions League, ora si decide per la panchina; Tudor: «Decideremo prima del mondiale, non sarebbe serio se…»

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La Juve finisce al quarto posto che vale la Champions, ma c’è da fare chiarezza sul futuro allenatore: le parole di Tudor dopo la vittoria con il Venezia

Allo stadio Penzo di Venezia va in scena l’ultima notte di campionato per la Juve, e si rivela dolce e drammatica come da copione. I bianconeri, chiamati a difendere il quarto posto dall’assalto della Roma, subiscono subito un gol a freddo ma reagiscono con carattere: prima Yildiz e poi Kolo Muani ribaltano il punteggio. Il rigore trasformato da Locatelli nel finale suggella il 3-2 dopo il momentaneo pareggio dei lagunari con Haps e consegna alla squadra la qualificazione alla prossima Champions League. Un risultato che, come riportato da la Gazzetta dello Sport, vale anche un assegno da circa 60 milioni di euro. Igor Tudor, chiamato a risollevare la squadra a fine stagione, ha centrato l’obiettivo con una media di due punti a partita nonostante un’infermeria piena e una difesa d’emergenza composta da adattati come Costa, Savona e Kelly. La sua panchina, però, resta in bilico: nonostante il contratto rinnovato automaticamente fino al 2026 con il piazzamento in Champions, l’impressione è che il club stia già guardando altrove, in particolare ad Antonio Conte. Il Mondiale per Club, in programma in estate negli Stati Uniti, potrebbe non vederlo più sulla panchina della Juve. Di seguito le sue parole a Sky Sport.

PARTITA – «Tante emozioni, adrenalina pazzesca visto cosa c’era in ballo, ma abbiamo raggiunto l’obiettivo meritatamente».


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FUTURO – «Ci vedremo presto e si deciderà presto, eravamo tutti focalizzati su questo finale, con tutte le partite come è giusto che sia. Ora c’è il Mondiale, ma si risolverà tutto prima del Mondiale. Non credo che sarebbe una buona idea andare là senza decisione, oppure prenderla in un senso e poi portare l’allenatore là, non sarebbe serio né per me né per il club. Si farà una scelta prima del Mondiale sul futuro, penso sia una cosa giusta».

COSA MANCA – «Prima di tutto serve essere al completo, in queste nove partite ogni volta mancavano almeno due titolari. Con Bremer, Cabal e Koopmeiners è una squadra seria, che potrebbe competere con tutti. Con due-tre pezzi si deve mirare a vincere, con gente che dà un po’ di esperienza e di peso per vincere. Si sa che si vince con un’età media di 26-27 anni, siamo un po’ verdi ma la qualità c’è».

ROSA E MERCATO – «Mi fate entrare in discorsi su cui non posso dire niente. Ci vedremo presto e si deciderà presto, eravamo tutti focalizzati su questo finale, sulle partite. Non devo neanche parlarne per una questione di concentrazione, ora c’è il Mondiale ma si risolve tutto prima. Non sarebbe una buona idea andare là senza aver preso decisioni, non sarebbe giusto né per il club né per me. Si farà una scelta prima, cosa giustissima».

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