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·11 March 2025

Lazio-Udinese, la moviola: Vecino rischia il rosso

Article image:Lazio-Udinese, la moviola: Vecino rischia il rosso

Piccinini era all’undicesima stagionale in Serie A, la diciottesima complessiva includendo Serie B e Coppa Italia. Da un arbitro con la sua esperienza è lecito aspettarsi che nel prossimo futuro possa tornare a dirigere match di caratura superiore. In Lazio-Udinese gestisce bene la gara, che comunque non gli presenta grossi problemi nelle due aree.

Dal punto di vista tecnico, il direttore di gara forlivese sceglie fin da subito di non intervenire su alcuni contatti. Alla fine la sua scelta lo ripaga, chiuderà infatti con appena venti falli, sotto la media del campionato: nove li commettono i biancocelesti, undici invece quelli dei bianconeri.


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PRIMO TEMPO

Dopo pochi minuti, il primo richiamo a Kristensen, autore di due falli in sequenza e subito a rischio giallo. Il primo cartellino arriva all’undicesimo ma è per Kamara, che stende Isaksen al limite dell’area: provvedimento corretto. La Lazio chiede fallo di mano di Bijol su un cross, ma il braccio è attaccato al corpo. Il pareggio di Romagnoli viene convalidato dopo un check particolarmente lungo da parte del VAR: regolare la sua posizione, seppur di millimetri.

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SECONDO TEMPO

In apertura di ripresa, scivolata sul pallone di Kamara in contrasto con Zaccagni: i biancocelesti accennano qualche protesta ma il difensore (già ammonito) non commette fallo, non c’è rigore.

Grosso rischio per Vecino: pur in maniera involontaria pesta coi tacchetti e sopra al tallone la caviglia di Thauvin, che si piega pericolosamente. Piccinini estrae il giallo, decisione tutto sommato sostenibile.

Corretto poco dopo il cartellino per Lazzari per un fallo su Solet, mentre sembra forzato quello per Payero, ammonito per un contatto alto con Zaccagni. Giusti gli altri gialli, per Lovric (tarda la punizione di Isaksen) e Karlstrom (fallo su Pedro).

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