Mastour, lo ricordate? Dal Milan alla depressione, ecco il suo racconto: «Voglio giocare in Italia. Gattuso mi capiva, ma mi ha penalizzato avere quel procuratore» | OneFootball

Mastour, lo ricordate? Dal Milan alla depressione, ecco il suo racconto: «Voglio giocare in Italia. Gattuso mi capiva, ma mi ha penalizzato avere quel procuratore» | OneFootball

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·17 January 2025

Mastour, lo ricordate? Dal Milan alla depressione, ecco il suo racconto: «Voglio giocare in Italia. Gattuso mi capiva, ma mi ha penalizzato avere quel procuratore»

Article image:Mastour, lo ricordate? Dal Milan alla depressione, ecco il suo racconto: «Voglio giocare in Italia. Gattuso mi capiva, ma mi ha penalizzato avere quel procuratore»

Le parole di Hachim Mastour, ex calciatore marocchino del Milan, sui suoi ricordi nelle giovanili rossonere. Tutti i dettagli

Vi ricordate di Hachim Mastour? Baby fenomeno del Milan, classe 1998, oggi è un giocatore svincolato e si allena a Reggio Emilia. A La Gazzetta dello Sport ha raccontato la sua storia.

IL SOGNO«Il mio sogno è impormi in Italia. Avevo richieste da Emirati ed Europa, ma volevo tornare a casa».LA DEPRESSIONE«È tutto passato. La depressione è iniziata un annetto prima del Covid ed è arrivata fino a dopo il lockdown. Non trovavo più il piacere di andare in campo, soffrivo la pressione, è stata una fase molto difficile a livello personale e lavorativo, ma sono contento di esserci passato. Ora va meglio».COME NE É USCITO«Io ne sono uscito con fede e famiglia. Mi sono avvicinato a Dio e alla preghiera. Sono musulmano, leggo il Corano, prego. In Marocco mi sono avvicinato molto alla religione».CHI AL MILAN GLI DAVA PIU’ “STECCHE” PER I TUNNEL«Muntari più di tutti, forse. E poi Rami, Mexes. De Jong mi piaceva, era un gladiatore».MISTER GATTUSO«Mi capiva, voleva da me il meglio, ha cercato di farmi giocare, ma non è andata bene. Io ero anche penalizzato perché avevo Mino Raiola come agente e la dirigenza di quel Milan aveva problemi con lui. Mi è stato chiesto di cambiare procuratore, così avrei rinnovato più facilmente, ma non mi andava di lasciarlo. In questo mondo, a volte è complicato».I VIDEO CON I SUOI NUMERI«Era il mio modo di fare uscire la mia arte, io da piccolo palleggiavo con ogni cosa e mi veniva naturale. Ai tempi quei video risultavano nuovi e avevo tante richieste di sponsor».CALCIATORI FRAGILI«Assolutamente, ci sono giocatori deboli e ci possono essere anche al Milan. Tra noi è difficile percepire come tu sia realmente, ti vedi sempre solo in campo. È possibile essere debole nella vita e un leone in campo».

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