Nainggolan shock: «Ho chiesto a un boss un prestito di 100mila euro» | OneFootball

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·30 April 2025

Nainggolan shock: «Ho chiesto a un boss un prestito di 100mila euro»

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A fine gennaio Radja Nainggolan, ex centrocampista di Cagliari, Roma e Inter, era stato arrestato in Belgio con l’accusa di traffico internazionale di droga, capo di imputazione che sarebbe poi decaduto, anche se permane una situazione che lo vede ancora sotto indagine da parte delle autorità belghe.

Lo stesso Nainggolan è tornato sull’arresto in un’intervista durante il programma televisivo belga, Bar Goens, ammettendo di aver chiesto un prestito di 100mila euro al noto trafficante di droga, Nasr-Eddine Sekkaki. Soldi che in un primo momento avevano fatto pensare agli investitori che il centrocampista, ora militante in seconda divisione belga con il Lokeren-Temse, fosse entrato nel mondo della criminalità organizzata come finanziatore della rete di spaccio.


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Ma, come ha spiegato Nainggolan «non erano loro ad aver bisogno di soldi, ero io. La gente crede a quello che legge sul giornale, ovvero che io sia il perno in un caso di droga. Ma non esiste alcun legame con la droga». Ma perché Nainggolan ha chiesto questi soldi in prestito? La risposta arriva nel corso dell’intervista: «Debiti di gioco e conti bloccati a causa del divorzio».

L’ex nazionale belga ha poi spiegato che non potendo accedere ai propri fondi bancari, per via del divorzio, ha dovuto rivolgersi a persone poco raccomandabili per ottenere liquidità. Sekkaki gli avrebbe consegnato il denaro in contanti, prelevandolo dal conto della madre. Nainggolan lo avrebbe poi restituito tramite bonifici bancari, spesso mascherati come “investimenti in edilizia”, per importi che variavano tra i 5.000 e i 30.000 euro.

Un debito, che sarebbe ormai stato restituito totalmente da parte di Nainggolan, che è emerso quando è esploso lo scorso gennaio quando il nome del calciatore è comparso tra i 18 fermati nell’ambito dell’inchiesta su un traffico internazionale di cocaina dal Sud America al porto di Anversa. Nainggolan è stato interrogato per tre ore e poi rilasciato, ma la sua posizione resta al vaglio degli inquirenti.

I problemi legati al gioco d’azzardo, infine, non erano di certo un mistero, visto che già nel 2018 Nainggolan fu vittima di una truffa da 150.000 euro in un casinò di Monte Carlo, orchestrata da un’organizzazione specializzata nella clonazione di assegni.

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