Calcio e Finanza
·11 February 2025
Nuovo stadio Roma, si riparte: scavi archeologici, poi il progetto definitivo
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Calcio e Finanza
·11 February 2025
Dopo qualche settimana di pausa, gli archeologici incaricati riprenderanno il proprio lavoro sugli scavi di Pietralata, area che dovrebbe veder sorgere il nuovo stadio della Roma, con l’obiettivo del club e del Comune di veder giocare la squadra giallorossa nell’impianto a partire dal 2028.
Come riporta l’edizione odierna de Il Messaggero, il Comune capitolino ha indicato nella prossima settimana il ritorno all’operatività del cantiere andando a sistemare anche l’ultimo tassello prima del progetto definitivo che il club giallorosso sta andando a definire. La presentazione, invece, dovrebbe arrivare per la seconda metà di aprile.
Ovviamente, prima vanno conclusi gli scavi archeologici, che sono stati ordinati dalla Soprintendenza come prescrizione, rendendoli di fatto obbligatori. Trattandosi, quindi, di prescrizione, al netto dei risultati su cosa può emergere dagli scavi, il progetto non potrebbe essere presentato in conferenza di servizi non essendo state completate le procedure previste in questa fase.
Ma mentre i sondaggi geologici sono andati avanti e sono stati completati, gli scavi archeologici, però, sono fermi dalla scorsa estate. La loro ripresa entro pochi giorni, dunque, rappresenta il completamento di questa fase della procedura. Le previsioni indicano che per completare tutti gli scavi necessari è necessario circa un mese, forse qualcosa in più. Poi ci vorrà ancora qualche giorno perché i risultati siano analizzati dai funzionari della Soprintendenza di Stato.
Nel frattempo, nella sezione del sito istituzionale del Campidoglio dedicata al progetto Pietralata, è stata pubblicata una relazione dell’agronomo della Roma in cui, dopo aver analizzato i vari tipi di essenze arboree presenti e la tipologia di aree, scrive: «Lo stato della vegetazione potenziale può quindi definirsi generalmente compromesso. La vegetazione attuale presenta una prevalenza di incolti erbacei, arbusteti, prati sfalciati, boscaglie ed alcune specie arboree esotiche naturalizzate. Non risultano presenti nell’intorno dell’area oggetto di indagine formazioni boschive o arbustive di particolare rilievo naturalistico, tranne che per una specifica area residuale compresa tra via dei Monti Tiburtini, via degli Aromi e via dei Monti di Pietralata». Insomma, nessun bosco e nemmeno particolari alberi di pregio botanico.
Con la conclusione degli scavi, la Roma avrebbe terminato con le prescrizioni tecniche impartite dalla conferenza di servizi preliminare e, quindi, potrebbe procedere col deposito del progetto definitivo per dare il via alla nuova fase dell’iter verso la posa della prima pietra del proprio nuovo stadio.
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