Calcionews24
·25 October 2024
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Su La Gazzetta dello Sport Rafa Benitez ha offerto la sua lettura di alcune delle gare del terzo turno di Champions League.
BARCELLONA-BAYERN – «I giovani della Masìa contro l’esuberanza e la fisicità dei tedeschi. Ne è venuta fuori una partita sorprendente, forse tatticamente non sempre perfetta soprattutto nella fase difensiva ma toccante per chi ama il calcio, carica di giocate. Il Barça ha confermato cosa valga la propria Cantera, quali frutti dia; e il Bayern, invece, è uscito disorientato dal talento altrui ma anche dai propri errori, che sono stati probabilmente decisivi per indirizzare il match».
LA VITTORIA DELL’INTER – «La conferma, semmai qualcuno ne avesse bisogno, della bontà dell’organico, della sua forza, della necessità di attuare il turnover nel modo più idoneo e con i tempi giusti. Inzaghi ha potuto lanciare dalla panchina Bastoni, Zielinski, Dimarco, Thuram e Lautaro; aveva avuto la possibilità, con i titolari di Berna, di passare in vantaggio dal dischetto, ma avendolo sbagliato ha dovuto sfruttare altre energie, quelle di cui disponeva».
DIMARCO TOP – «Giocatore di intensità straordinaria. Lo senti nello sviluppo della partita, perché il suo atletismo finisce per lasciare il segno. È diventato ormai elemento imprescindibile per Inzaghi, ma anche per Spalletti. Dando uno sguardo in giro, penso si possa tranquillamente dire che siamo dinnanzi a uno degli esterni più forti in circolazione: le letture giuste e, soprattutto, la soluzione migliore per i compagni di squadra. Una forza!».
IL PARI DELL’ATALANTA – «Pali, occasioni sciupate, una prestazione che non può essere discussa per colpa di uno 0-0. Questo è il calcio internazionale e in certe sfide ti rendi conto, già in campo, che potresti giocare per ore e farlo bene ma senza riuscire a ottenere quello che meriteresti. Però Gasperini ha potuto apprezzare non solo l’impegno dei suoi ragazzi, ma anche la loro capacità di interpretare le idee del proprio allenatore».