Resta un uomo dei miracoli | OneFootball

Il Messaggero (P. Liguori) – Di Hummels mi sembra inutile parlare: queste operazioni con vecchi campioni svincolati a volte vanno benissimo, a volte no. Si diceva anche per gli allenatori che tornano, ma Claudio Ranieri ha smentito il luogo comune. Lui non si discute, si ama, anche nelle disgrazie. Non sarà una notte al San Mamès a cancellare i miracoli realizzati sotto i nostri occhi e oggi dovremo sostenerlo particolarmente, perché dei suoi tre amori calcistici due si affrontano l’uno contro l’altro all’Olimpico. La Roma è la sua giovinezza testaccina, la passione di sempre; a Cagliari ha fatto miracoli da grande, dalla C alla A e lì è un mito.

Un affetto ricambiato, come a Leicester, ma il giallorosso lo ha convinto a tornare anche dopo aver smesso, anzi a prendere un ruolo in una società che avrà bisogno di lui. Onore e rispetto per Claudio e l’unico modo di rispondere concretamente, nelle prossime 10 giornate, è fare punti. Non abbiamo alternative. La Roma dovrà giocare come se fosse il Cagliari di Ranieri di qualche anno fa: ci restano trenta punti da conquistare fino alla fine e molti saranno difficili, perfino all’Olimpico. Lo capirà la squadra? Noi certamente dobbiamo sostenerli nell’ultimo quarto di stagione, come se fosse l’ultima occasione per finire e ripartire meglio in futuro.

Dobbiamo anche dimenticare quella sgradevole impressione di disinteresse di inizio stagione che ci ha portato oggi a difendere un settimo posto per il quale, in altre occasioni, ci saremmo imbarazzati. E invece per fortuna che Claudio c’è e ci ha portato qui, perché a volte si è detto che c’è una Roma con e una senza Dybala, eppure capita che Paulo a volte non ci sia, invece Ranieri c’è sempre. E noi, con lui.