Rizzitelli: “Nuovo allenatore? Ecco chi preferirei. Dovbyk in campo, serve molto di più” | OneFootball

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·26 April 2025

Rizzitelli: “Nuovo allenatore? Ecco chi preferirei. Dovbyk in campo, serve molto di più”

Article image:Rizzitelli: “Nuovo allenatore? Ecco chi preferirei. Dovbyk in campo, serve molto di più”

L’ex attaccante giallorosso, Ruggiero Rizzitelli, è intervenuto a Radio Romanista e si è soffermato molto sull’attuale momento della Roma di Claudio Ranieri e su Artem Dovbyk.

Ecco le sue parole:


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Che idea ti sei fatto di questa Roma? Che allenatore vorresti?

“Devo dire che Ranieri va ringraziato. Sta facendo tantissimo per la nostra amata Roma: 17 risultati utili consecutivi, stiamo sognando un posto in Europa. Dopo il Bologna in casa eravamo disperati, c’era chi parlava di Serie B. Questo signore è arrivato in punta di piedi, c’è qualcuno che ancora critica Ranieri. Ragazzi, ma stiamo scherzando?! Dovremmo stendergli un tappeto rosso lungo chilometri e chilometri. Ora Ranieri dovrebbe scegliere l’allenatore. Il mio sogno è Carletto, Ancelotti. Non se ora visti i risultati a Madrid… certo che poi ad Ancelotti devi costruire una squadra. Credo questo sia il dubbio per ogni grande allenatore. Ci sono i soldi per fare una grande squadra? Puoi anche essere un grande allenatore, ma senza risultati e senza giocatori non si va da nessuna parte. Se non si arriva ad Ancelotti, non mi dispiace Pioli”.

Hai rivisto un po’ il giudizio su Dovbyk?

“L’ho detto qualche mese fa, sono veramente deluso da lui. Mi aspettavo molto di più. Non pretendevo facesse la differenza subito, tutti gli hanno dato il tempo di adattarsi, ma ci si aspettava molto di più. I numeri dicono che tutto sommato non sta facendo male, ma nel complesso della partita sembra assente. Non è mai dentro la partita, non riesce a liberarsi o a dettare il passaggio. Anche Ranieri ha detto che si aspetta di più, i gol sono fondamentali, ma anche tutto il resto. Lo si vede anche da un po’ di malumore dei compagni in campo, per avere la palla un centravanti si deve smarcare. I gol li ha fatti, assolutamente sì, anche pesanti. Ma se devo giudicarlo nell’atteggiamento in campo, mi sta deludendo. Fisicamente è forte, ma non tiene una palla, fa fatica a dialogare coi compagni. Il carattere è introverso e ha problemi che vanno oltre al calcio, per l’amore del cielo. Se però devo giudicare quello che vedo in campo, serve molto di più. Deve tirare fuori un po’ di cattiveria. Deve farsi vedere arrabbiato coi compagni, quando non viene servito. All’attaccante deve interessare questo. Io questo in lui non lo vedo, sembra assente e questo mi fa male”.

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