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·10 February 2025

Roma di rigore

Article image:Roma di rigore

Il Tempo (L. Pes) – Tre rigori, due vittorie e sei punti. Dybala, sulle orme di Pellegrini e Dovbyk due settimane fa a Udine, decide la sfida contro il Venezia dal dischetto regalando ai giallorossi la seconda vittoria di fila lontano dall’Olimpico in campionato e l’ottavo risultato utile di fila (ultima sconfitta in A lo scorso 15 dicembre sul campo del Como). Ancora una volta serve un tiro dal dischetto agli uomini di Claudio Ranieri che non brillano nel lunch match del Penzo contro la squadra di Di Francesco ma gestiscono senza troppi patemi una sfida delicata. Serviva una reazione e la reazione è arrivata, anche se il peso della sconfitta ai quarti di Coppa Italia col Milan resta assai maggiore di una vittoria striminzita contro la penultima in classifica. Cambi ragionati per il tecnico che tra quattro giorni dovrà affrontare l’andata dei playoff di Europa League, unica competizione nella quale la Roma può ancora dire qualcosa.

A parte i vacanzieri Hummels e Paredes e lo squalificato KonéRanieri concede un po’ di rifiato a Saelemaekers e lascia in panchina PellegriniDybala chiede e ottiene di giocare (evidente il suo cambio di marcia anche a livello mentale da quando c’è Sir Claudio a Trigoria) mentre Soulé resta ancora a guardare per novanta minuti. Confermata la difesa a tre con Celik riproposto come centrale di destra, Mancini in mezzo e il solito N’Dicka a sinistra. Rensch a destra e l’infaticabile Angelino dall’altra parte con la coppia Cristante (ammonito, salterà Parma) e Gourna-Douath (all’esordio assoluto in maglia giallorossa) in mediana. Assieme all’argentino completano il tridente El ShaarawyDovbyk. Più proteste che calcio giocato nei primi quarantacinque minuti con i padroni di casa che dopo dodici minuti chiedono il rigore per un tocco con la mano di Mancini in area, ma Zufferli lo giudica (correttamente) involontario e soprattutto troppo ravvicinato. Ancora un mani invocato, questa volta per tocco di N’Dicka ma l’arbitro lascia correre.


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Le migliori palle gol sono quelle costruite dai giallorossi, soprattutto con Dovbyk che prima impegna Radu con un tiro ravvicinato poi quasi lo beffa di testa. Va vicino al vantaggio anche Mancini ma Nicolussi Caviglia salva a pochi metri dalla linea di porta. Ranieri sceglie Saelemaekers per la ripresa al posto di uno spento Rensch. II Venezia continua a giocare di ripartenza ma al 55′ arriva l’episodio del match con Angelino che si prende un rigore per il fallo di Marcandalli, anticipato dallo spagnolo. Dagli undici metri Dybala spiazza Radu e la Roma mette i tre punti in cassaforte, rischiando praticamente nulla fino al 94′. C’è spazio anche per gli ingressi di NelsonPisilliBaldanzi e Shomurodov. Non spettacolare ma vincente. Quello che chiedeva Ranieri. Ma il vero esame sarà in Europa: guai a non dare tutto con il Porto.

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