Pagine Romaniste
·12 May 2025
Roma, la grande occasione: per la prima volta i giallorossi sono padroni del loro destino

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·12 May 2025
Corriere dello Sport (R. Maida) – Un’impresa tira l’altra, quando i sogni si confondono con la realtà: la Roma è arrivata a giocarsi la Champions League senza più dipendere dai risultati delle avversarie, escluse ovviamente quelle che affronterà nelle ultime tre giornate. Ma non basterà la serie di 19 partite consecutive senza perdere, un girone intero lubrificato da 14 vittorie. Servirà prolungare la serie oltre l’inimmaginabile. Servirà probabilmente ottenere il massimo, il percorso netto fino alla fine del campionato, per raggiungere un obiettivo che qualche mese fa solo un predicatore squinternato avrebbe potuto indicare.
Il primo test è già decisivo, stasera a Bergamo. Con tre punti in più, Claudio Ranieri si addormenterà al quarto posto. Sarebbe in Champions a due riprese dal gong. Non era mai successo in questo campionato. Di più. Sono passati due anni dall’ultima volta in cui la Roma è salita così in alto in classifica. E comunque non eravamo a questo punto della stagione. Però tra il dire e il fare c’è di mezzo l’Atalanta che sente già il profumo di champagne: se vince una delle ultime tre, può stappare la bottiglia.
Comprensibilmente Gasperini vorrebbe svuotare il frigo il prima possibile, anche per poter programmare il possibile trasloco. Non è più un mistero che sia proprio la Roma la squadra più interessata ad acquisire le sue competenze. Ma è altrettanto certo che tanto lui quanto i Friedkin – il presidente Dan sta meditando un blitz – siano contenti di rinviare le contrattazioni a un momento più tranquillo. Oggi l’unico pensiero, di qua e di là, è la Champions.