DirettaCalcioMercato
·6 March 2025
Roma, Ranieri: “Dobbiamo lavorare sulle piccole cose, bisogna lottare fino alla fine”

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·6 March 2025
Il tecnico della Roma Claudio Ranieri è stato intervistato al termine della gara contro l’Athletic Bilbao.
Vittoria al fotofinish importantissima per la Roma di Claudio Ranieri che con il goal di Shomurodov al minuto 93 è riuscita a portarsi a casa un vantaggio ottimo in vista della gara di ritorno in Spagna.
Di seguito le sue dichiarazioni:
Giovani titolari e subentrati: hanno mostrato maturità? “Vedendoli in allenamento mi danno la consapevolezza che, tenerli fuori, mi rincresce perché sono sempre pronti. Baldanzi è in un momento d’oro, avevo visto la gara a settembre e li aveva messi in forte difficoltà: la sua posizione tra centrocampo e attacco ha creato superiorità per noi”.
Prestazione nuovamente positiva per Celik. “Io credo che dare fiducia ai giocatori sia la cosa più importante per un allenatore. Tanto tutti commettiamo degli errori: dai giocatori all’allenatore. Se uno si mette ad infilare tutte le perline, i ragazzi perdono fiducia in se stessi. Provo a farli migliorare dove possono, però devono essere liberi di poter giocare come vogliono. Noi studiamo gli avversari e noi stessi: ho dei ragazzi splendidi, son sincero, mi seguono in tutto e per tutto e queste sono davvero grandi soddisfazioni”. Strada giusta da percorrere? “Dobbiamo cercare di giocare più velocemente, oggi l’Athletic chiudeva molto sulle fasce laterali con i fratelli Williams che non hanno gambe, ma motociclette. Sono bravi a scattare, quindi abbiamo lavorato sul sacrificio e sulle coperture. Dobbiamo lavorare sulle piccole cose: queste ci permetterebbe di migliorare ancora”.
I piccoli episodi non condizionano la squadra ora. “La mia filosofia è: si può vincere, si può perdere, tu devi lottare fino alla fine. Poi si accetta il risultato finale perché magari gli altri possono essere stati più bravi, più fortunati. Se poi non molli nelle difficoltà, insisti la ruota poi la giri e la squadra riesce a fare delle cose importanti”.
Ci spiega le scelte del suo undici iniziale? “Konè sta spingendo da quando sono arrivato e lui ha bisogno di tirare il fiato. Rensch l’ho utilizzato per poter attaccare e avere un giocatore con piedi buoni e raddoppiare. Loro hanno i due fratelli Williams che hanno dei piedi buonissimi. Sono riusciti a stare in gara sempre i miei, mi devo complimentare. Tutte quelle bandiere oggi, grazie alla tifoseria, uno spettacolo bellissimo”.
Nel gol, Shomurodov si aveva paura che fosse in fuorigioco? “Non era in fuorigioco, noi in panchina lo sapevamo”.
Cosa è cambiato dal suo arrivo? “I giocatori mi seguono. C’è feeling e fiducia. E’ un dare e avere con questa squadra. Io non ero un campione come loro ma non mollavo mai. Questo è quello che chiedo a loro. La prestazione è quella che chiedo. Lottate fino in fondo. Siate soddisfatti della gara”.