PianetaSerieB
·10 March 2025
Sampdoria, l’ex Cassano è duro: “Rosa con difetti di personalità e qualità. Livello della B modesto”

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·10 March 2025
Antonio Cassano, che tanto bene conosce la Sampdoria, si è concesso ad un’intervista in cui ha analizzato a tutto tondo la stagione dei blucerchiati. Riprendiamo da Il Secolo XIX le sue considerazioni:
Momento – “La Sampdoria non deve stare lì sotto. Non c’entra niente con la Serie B. E, aggiungo, non c’entra niente a maggior ragione perché vedendo le partite di questa Serie A ci sono squadra letteralmente inguardabili”.
Classifica – “Un disastro. A questo punto, a 9 giornate dalla fine, bisogna solo portare la barca in porto. E preparare per bene la prossima stagione, che deve avere un unico obiettivo, la promozione diretta. L’esempio da seguire è questo Sassuolo del ds Palmieri, e bene allenato da Grosso. E’ vero che hanno mantenuto in rosa molti calciatori dalla A, ma a volte non basta. Ci sono esempi di squadre passate dalla A alla C in due o tre stagioni, penso a Crotone e Benevento. E’ un attimo”.
Aspettative per il campionato attuale – ” Non me lo aspettavo così. Quella uscita dal mercato estivo mi sembrava un’ottima squadra. Come a tutti. Ma poi bisogna confrontarsi con il campo. Che divide i giocatori ‘da domenica’ da quelli ‘da giovedì’. Poi bisogna confrontarsi con l’ambiente, la piazza. La Samp non è per tutti. Ti mette pressione, che va affrontata con personalità. Chi non la regge, chi non ce l’ha, finisce con il rendere meno rispetto a quelle che, sulla carta, possono essere le sue potenzialità”.
Come se ne esce – “Non è facile, la situazione è delicata. Sicuramente con i gol, ci deve essere chi li fa altrimenti non vai da nessuna parte. Niang ha qualità, lo ricordo ai tempi del Milan. Poi l’anno scorso all’Empoli ha dato una grande mano per la salvezza. Ma non può essere l’unico. Bisogna che tutti si assumano le responsabilità: proprietà, direzione tecnica e gruppo-squadra. Con il Palermo è tornato al gol Coda, mi ha fatto piacere. Massimo è un bomber di categoria, che conosce le insidie della B. Lui è uno di quelli che può tirare il gruppo. Spero che già alla prossima riesca a prendersi il record di Schwoch, significherebbe segnare almeno una doppietta alla Reggiana”.
Semplici – “Non lo conosco personalmente. Credo che già sia abbastanza subentrare a un allenatore, nel suo caso sono stati addirittura due, Pirlo e Sottil. Tenendo conto che il mercato di gennaio ha praticamente rivoluzionato la squadra, si è trovato a gestire una situazione complessa. Ci sono state alcune situazioni che, viste da fuori, non ho capito bene. Tipo la questione dei portieri. Avevo capito che in estate la voglia era quella di puntare su Silvestri. Poi deve essere successo qualcosa. Tutti questi portieri titolari non li ricordo. Ma nemmeno tutti questi infortuni e queste espulsioni. Il livello della B è modesto. Tante squadre si basano sulla fisicità e sull’aggressività, un calcio che a me piace zero. Per me si va avanti solo giocando“.
Reggiana – “Errore grave quello della sindrome della ‘prossima partita’. Quando non vinci e continui a dire che la prossima sarà la volta buona non va mai bene. Ci era successo nel 2011-11, poi sappiamo tutti come è andata. La Samp non è abituata a trovarsi a questo punto della classifica in Serie B. Bisogna muoversi adesso, che è comunque tardi. La squadra nelle ultime uscite è cresciuta, la rosa vale tanto ma non vince. Ha mostrato qualche difetto di personalità e qualità. La prossima partita bisogna vincere”.