Calcio e Finanza
·6 March 2025
San Siro, attesa per il progetto: nodo clausola tra Oaktree e RedBird

Calcio e Finanza
·6 March 2025
Il documento di Inter e Milan per l’acquisto dello stadio Giuseppe Meazza e delle sue aree circostanti, l’ormai famoso “Docfap” (documento di fattibilità delle alternative progettuali) era stato approvato anche dai rappresentanti italiani dei due club, mancava “solo” la firma delle due proprietà, Oaktree e RedBird. Ma la firma – spiega Il Corriere della Sera – non è arrivata.
Per quale motivo? Il quotidiano spiega che nell’ultimo controllo da parte degli staff delle due proprietà negli USA (nella notte tra martedì e ieri) ci si è divisi su una clausola, non marginale: ovvero cosa succede se uno dei due club dovesse tirarsi indietro, per qualsiasi motivo. È logico ritenere che una clausola di tale importanza fosse già prevista e non una sorpresa dell’ultimo minuto, ma sono stati i dettagli a fare la differenza.
In pratica, bisogna mettersi d’accordo sulla formulazione, se sancire solo il principio generale o specificare le varie opzioni. Da quando è arrivata Oaktree, l’Inter ha sposato in toto il progetto nuovo stadio a San Siro (l’opzione alternativa di Rozzano non era stata molto approfondita), mentre RedBird era già a un certo livello di avanzamento sul progetto di stadio a San Donato (qui, se dovesse andare in porto San Siro, potrebbe essere trasferito il centro giovanile Vismara).
L’Inter quindi può avere timori che ci siano più possibilità che si sfili il Milan. D’altro canto, se dovesse ritirarsi l’Inter, il Milan ne avrebbe un danno maggiore (avendo abbandonato anche San Donato). A questo punto nulla è comunque compromesso, e molto probabilmente verrà trovata una quadra. I tempi però si allungano.
In ogni caso, quel che è certo è che non potranno però dilatarsi troppo, anche perché in autunno il secondo anello compirà 70 anni e, se restasse di proprietà del Comune, sarebbe sottoposto a vincoli maggiori.
Live