Calcionews24
·11 February 2025
Scudetto, Arrigo Sacchi: «L’Inter sarà al suo massimo a marzo, il Napoli di Conte è un capolavoro. I nerazzurri hanno un giocatore che li rappresenta, gli azzurri stanno dando tutto»
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·11 February 2025
Vincitore dello scudetto del 1988 con il Milan in uno sprint proprio con il Napoli, Arrigo Sacchi oggi giudica il testa a testa dei partenopei con l’altra squadra di Milano. Ecco il suo parere su La Gazzetta dello Sport.
IL GIOCATORE CHE STUPISCE DI PIU’ – «Mi piace molto il modo di giocare di Lautaro. É un attaccante che partecipa alla manovra, che sa dettare i tempi di uscita del pallone dalla fase difensiva. Apre spazi e attacca con decisione sia al centro sia sulle fasce. E poi in area si fa rispettare. Credo che rappresenti alla perfezione lo stile di questa Inter».L’INTER É STANCA – «É possibile, anche se non bisogna dimenticare che la Fiorentina, anche ieri sera a San Siro, è stata un’avversaria tosta. Non è mai semplice giocare contro squadre che sanno pressare e occupano bene tutte le zone del campo. Mi sembra che l’Inter, che forse non è ancora al top perché ci arriverà fra un mesetto, non abbia rischiato nulla».LA VOLATA SCUDETTO – «Non riesco a dire chi possa essere favorito. Voglio gustarmela tutta, pedalata dopo pedalata. Penso che marzo sarà il mese decisivo».LA FRENATA DEL NAPOLI – «Ho visto la partita e devo dire che il Napoli ha dato tutto quello che aveva. E questo è un merito. I ragazzi di Conte hanno finito con la lingua fuori, erano stanchissimi. Il pareggio ci può stare anche perché giocavano contro una squadra, l’Udinese, molto fisica: la prestazione, dal punto di vista dell’impegno, c’è stata e Conte può essere contento di questo. Ritengo che lui, a Napoli, stia facendo una specie di capolavoro, in una città che è innamorata di calcio e di bellezza e lui, il mio amico Antonio, sta regalando grandi emozioni. Contro la Lazio all’Olimpico sarà una partita ad alto contenuto estetico perché sia il Napoli sia la squadra di Baroni giocano un bel calcio. Credo che Conte, allenatore di caratura internazionale, saprà toccare le corde giuste per ottenere dalla squadra il massimo. Lui è un maestro in queste situazioni».
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