Pagine Romaniste
·6 May 2025
Svilar si blinda: “Sono a casa”. Ora il rinnovo

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·6 May 2025
Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Ha vinto lui la partita, con quelle cinque parate spettacolarie decisive che hanno annichilito una Fiorentina arrembante e che ci ha provato fino all’ultimo. L’ha vinta Mile Svilar come tante altre nel corso di questi diciannove risultati utili consecutivi, con le sue prestazioni ormai sempre di livello che hanno stregato non solo la sua squadra, non solo i suoi tifosi, ma anche i top club di tutta Europa che lo stanno cercando. Inevitabile guardando le partite e le sue performance. Quattro parate salva risultato su Kean, una altrettanto difficile (di piede) su Mandragora, poi le uscite sempre precise e puntualie quel carisma da top player che garantisce alla difesa calma e sicurezza: se la Roma è a un passo dalla Champions è ha trovato un portiere di estremo livello, affidabile, presente e futuro di un club che adesso sogna di tornare nella competizione Uefa più importante.
Domenica all’ennesimo intervento prodigioso i 64mila lo hanno eletto a divino per acclamazione. Quel coro “Olè, olè, olè… Mile Svilar!” ripetuto per un paio di minuti ha sciolto anche lui, il portiere “iceman” sempre impassibile durante le partite ma ormai innamorato della piazza, di una tifoseria che lo ha sempre sostenuto e supportato anche nei momenti più difficili, quando giocava a singhiozzo e le sue prestazioni non erano sempre eccezionali. E domenica sera, dopo la partita, quando da professionista è rientrato al Fulvio Bernardini e si è sottoposto subito a trattamenti fisioterapici per sciogliere i muscoli, ha voluto immediatamente ringraziare l’Olimpico per quei messaggi d’amore che non lo hanno mai lasciato indifferente: “Grazie di cuore romanisti, questa è casa mia”. Non banale come messaggio, anche perché di lui si parla tantissimo sia dentro al campo sia fuori.
Mile ha un contratto fino al 2027, e questo già di per sé fa tirare un bel sospiro di sollievo sia alla Roma che alla tifoseria. La situazione paradossale è che abbia l’ingaggio più basso della rosa giallorossa, 800mila euro netti, e che siano stati rinnovati i contratti di Paredes, Pisilli, El Shaarawy e Shomurodov, ma non ancora quello del portiere da un valore di mercato superiore a tutti gli altri. Tempo al tempo, le parti da diverse settimane stanno lavorando sull’accordo che presto potrebbe portare alla firma e ai festeggiamenti. L’agente di Svilar si trova nella Capitale, dieci giorni fa ha ricevuto l’ultima offerta (temporale) da Ghisolfi: tre milioni netti a stagione più uno di bonus per cinque anni. Una proposta importante e che se limata leggermente potrà portare al sì. Cosa manca allora? L’accordo su quella clausola rescissoria proposta dall’entourage del giocatore e che non convince ancora i dirigenti della Roma. Se ci sarà l’opzione di uscita sarà senz’altro alta, in modo tale da non far avere rimpianti ai giallorossi nei prossimi anni.
I discorsi contrattuali intanto non sembrano interessare il diretto interessato, concentrato solo sul finale di stagione e sul fare al meglio il proprio lavoro: “I soldi contano ma il posto in cui stai bene e in cui vedi un progetto conta di più – aveva detto nell’intervista al Corriere dello Sport-Stadio -. Voglio rimanere al cento per cento e lo vuole anche la mia famiglia. Siamo felicissimi a Roma e alla Roma“. Clausola o meno, il prossimo anno Mile resterà alla Roma: il contratto è quasi pronto, i tifosi sperano di poterlo festeggiare insieme alla Champions.