Calcionews24
·19 January 2025
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E alla fine Fiorentina Torino si è conclusa sul risultato di 1-1. Granata e viola (almeno per i tifosi neutrali) hanno regalato spettacolo quest’oggi tra le mura dell’Artemio Franchi nel match delle 12e30. Ad aprire la sfida pensa Moise Kean sul finire del primo tempo, non prima però, dell’espulsione rimediata da un ingenuo Dembele alla mezz’ora.
I piemontesi entrano quindi negli spogliatoi sotto di un gol e di un uomo, ma nella ripresa non cedono agli attacchi gigliati e anzi, grazie alla scaltrezza di Gineitis (abile nel rubare palla a Adili) trovano la via del pareggio. Sentiamo dunque la conferenza stampa di Paolo Vanoli ai margini della partita di Serie A, così il tecnico dinanzi ai cronisti riuniti oggi.
La conferenza stampa di Paolo Vanoli dopo Fiorentina Torino:
Un pensiero su questo Fiorentina Torino?
«Questa è stata una partita importante. In 10, contro una Fiorentina forte abbiamo fatto una grande gara. Ho detto ai ragazzi di stare tranquilli perché concedevano in contropiede e siamo stati bravi a sfruttare gli spazi»
Il calciomercato a che punto è?
«La società sa di cosa ho bisogno e l’urgenza di calciatori nuovi. Oggi è giusto dare merito a questi calciatori»
Aspetta i rinforzi sul calciomercato?
«La società sa cosa ci serve e l’urgenza. Sicuramente l’aiuto deve arrivare anche dal mercato, ma oggi diamo merito a questi giocatori, riusciti a rimanere lucidi e in partita. Ci manca un giocatore come Zapata…»
Un scambio tra Kouame e Sanabria le piacerebbe?
«Non parlo di queste cose»
Cosa la rende più orgogliosa di questo Torino?
«Il gruppo, lo spirito. Senza Zapata abbiamo perso un punto di riferimento nello spogliatoio e un po’ di bussola. Però piano piano abbiamo saputo ricompattarci e reagire, grazie anche a un cambio di modulo con il timing giusto»
Serve unione insieme alla società?
«L’ho detto dal primo giorno, per me una parola importante è unire. In campo dobbiamo essere l’esempio, trascinatori. E credo lo stiamo facendo, anche se tante cose possono essere migliorate»
Ha avuto giustificazioni per i ritardi sugli acquisti?
«Sono sincero, sono una persona diretta: parlo una volta e quello è, così anche con il ds e il presidente. Quando mi hanno chiesto in riunione cosa mi serviva, l’ho detto. Poi però devo stare con i ragazzi, c’è da lottare tutti insieme. La società è al corrente, adesso si aspetta. Non ho preteso, è stata anche sfortuna»
Ha parlato con Dembele?
«Vedere un ragazzo che piange negli spogliatoi è bello. Gli errori li fanno tutti. Deve capire che a volte deve avere pazienza per i salti che si fanno. Aveva talmente voglia di dimostrare che non è stato lucido lui come Njie, che ha volato alto dopo l’esordio. Però gli ho detto anche che se non avessi fiducia in lui, non l’avrei fatto giocare»
Cosa ha detto a Gineitis?
«Che doveva fare gol anche su punizione, col tiro che ha… Sono contento per due motivi: non era nella miglior condizione, come Pedersen»
Ora serve un attaccante di spessore?
«Sì, perché sia Adams che Sanabria se hanno un punto di riferimento si esprimono meglio. Stiamo chiedendo un sacrificio, sotto l’aspetto offensivo dobbiamo fare meglio»