Udinese, l’ex preparatore Claudio Bordon: «La squadra ha energie fisiche e mentali anche superiori a chi ha davanti» | OneFootball

Udinese, l’ex preparatore Claudio Bordon: «La squadra ha energie fisiche e mentali anche superiori a chi ha davanti» | OneFootball

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Calcionews24

·3 March 2025

Udinese, l’ex preparatore Claudio Bordon: «La squadra ha energie fisiche e mentali anche superiori a chi ha davanti»

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Udinese, le parole dell’ex preparatore atletico Claudio Bordon sul momento dei friulani: «Squadra in fiducia e giocatori che osano»

Claudio Bordon, ex preparatore atletico dell’Udinese di Guidolin ha parlato al Messaggero Veneto del momento positivo che stanno vivendo i friulani. Di seguito le sue parole.

L’UDINESE HA ENERGIE SUPERIORI ALLE SUE CONCORRENTI?«L’Udinese ha energie fisiche e mentali superiori anche a qualche concorrente che le sta davanti, e farà un grande rush finale in questa stagione».


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I DATI STATISTICI DIMOSTRANO UN’ECCELLENTE CONDIZIONE FISICA?«Sono cifre importanti che indicano come il lavoro atletico svolto da inizio stagione sia stato fatto bene, ma soprattutto l’intesa di squadra, perché è evidente che i giocatori si trovano meglio in campo».

IL 4-4-2 HA FAVORITO QUESTO MIGLIORAMENTO?«Non avevo notato cali ponderali in stagione pur passando da un sistema di gioco all’altro, anzi la condizione è sempre andata in crescendo, solo che adesso sta emergendo la potenza atletica e tecnica di una squadra che sotto l’aspetto morfologico ha caratteristiche importanti. Il modulo conta, ma non come la libertà di testa acquisita con i risultati».

LA SALVEZZA PUÒ SPINGERE L’UDINESE A UN GRAN FINALE?«Assolutamente, perché la testa sblocca e libera il fisico, e a quel punto si viaggia a tutta. Adesso vediamo giocatori in fiducia che osano».

QUALI GIOCATORI SI SONO MESSI MAGGIORMENTE IN MOSTRA?«Sulla grande crescita di Lucca, anche se il suo comportamento a Lecce non mi è piaciuto, e poi vedo miglioramenti in difesa, oltre alla condizione smagliante di Thauvin».

E SU PADELLI?«Ha fatto la sua parte e, conoscendolo, sapevo che non avrebbe potuto fare diversamente perché so come si allena. Magari avrà qualche problema sotto il profilo dell’esplosività, ma con la sua esperienza ha una facilità di lettura della situazione superiore».

QUALE ALTRO ASPETTO PUÒ AIUTARE L’UDINESE?«La grande simbiosi col pubblico che è trascinante, come si è visto sabato. Un conto è giocare con le contestazioni e gli ultrà che voltano la schiena, e un altro è avere l’incitamento continuo come si sta notando ai Rizzi da qualche tempo. Ho allenato giocatori che non reggevano la pressione del pubblico, e so bene quanto questo fattore possa inibire una performance».

SI PUÒ PARAGONARE L’UDINESE ATTUALE A QUELLA DI GUIDOLIN?«Sì per l’ambiente, ma quella squadra tecnicamente aveva qualcosa in più. Quell’impresa nacque anche dai famosi cartelli che mettevamo in spogliatoio, dove segnavamo ogni volta la cifra di punti che mancava alla salvezza. Poi l’obiettivo cambiò e fu bravo Guidolin a immergere i giocatori nel contesto cittadino con le cene anche con i tifosi. I giocatori devono respirare la voglia dei tifosi anche fuori».

COME VEDE LA CONDIZIONE DELLE SQUADRE DAVANTI ALL’UDINESE?«La pressione può giocare brutti scherzi come sta capitando alla Juventus che sta soffrendo molto la tensione. Il Milan ha attori importanti, ma è in uno stato confusionale. La Roma viene gestita bene, e tra le altre Bologna e Lazio sono temibili perché hanno già avuto il loro calo».

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