Bargiggia: «Con qualificazione Champions e Coppa Italia vinta Conceicao meriterebbe la conferma. Allegri come suo sostituto? Scelta peggiore possibile e vi spiego perchè» – ESCLUSIVA | OneFootball

Bargiggia: «Con qualificazione Champions e Coppa Italia vinta Conceicao meriterebbe la conferma. Allegri come suo sostituto? Scelta peggiore possibile e vi spiego perchè» – ESCLUSIVA | OneFootball

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Milannews24

·23 de marzo de 2025

Bargiggia: «Con qualificazione Champions e Coppa Italia vinta Conceicao meriterebbe la conferma. Allegri come suo sostituto? Scelta peggiore possibile e vi spiego perchè» – ESCLUSIVA

Imagen del artículo:Bargiggia: «Con qualificazione Champions e Coppa Italia vinta Conceicao meriterebbe la conferma. Allegri come suo sostituto? Scelta peggiore possibile e vi spiego perchè» – ESCLUSIVA

Bargiggia, noto giornalista esperto di mercato, ha analizzato il momento dei rossoneri e non solo: le sue dichiarazioni in esclusiva

Intervistato in esclusiva da Milannews24, Paolo Bargiggia ha dichiarato:

Dopo le ultime due vittorie contro Lecce e Como, il Milan può ancora centrare la qualificazione alla prossima Champions League?


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«Numericamente ci può arrivare perchè ci sono 6 squadre in 6 punti quindi a livello matematico c’è la possibilità per tutti. Il Milan ha dato dei segnali perchè ha reagito più volte da svantaggi dimostrando di essere viva e connessa con il proprio allenatore. Però è una squadra che non riesce ad essere costante ancora dentro le partite e quindi ritengo sia molto difficile che possa raggiungere la Champions League. Sarà importante la reazione delle squadre concorrenti del Milan nel prossimo turno, a partire dalla Juve».

Da qui a fine stagione il migliore scenario possibile per il Milan sarebbe quello di arrivare tra le prime 4 e vincere la Coppa Italia, secondo trofeo stagionale dopo la Supercoppa. Se questa eventualità si verificasse Conceicao meriterebbe la conferma?

«Chiaro che vincendo un altro trofeo e arrivando in Champions Conceicao per me si meriterebbe di essere confermato per la prossima stagione e i motivi sono due. Intanto perchè questi continui cambi di allenatore sulla squadra e sulla programmazione del lavoro non fanno bene e poi perchè, come dicevo prima, la squadra sta dimostrando di seguire il proprio tecnico che ha dimostrato anche di lavorare con passione apportando pure degli accorgimenti importanti come l’utilizzo di Bondo e il maggior minutaggio dato a Musah. Anche dentro al Milan penso ci siano alcuni pensieri di riconferma, certo dipenderà da qui alla fine».

Come possibile sostituto del portoghese si fa con insistenza il nome di Allegri affiancato dall’arrivo di Paratici in dirigenza. La coppia sarebbe quella giusta per rilanciare il Diavolo?

«Personalmente sono contrario all’arrivo al Milan sia di Allegri che di Paratici. Prendere il livornese vorrebbe dire abiurare tutta la filosofia che ha portato alla costruzione di questa squadra con Cardinale alla presidenza, vale a dire un allenatore giochista in grado di valorizzare calciatori giovani e con stipendi medi. C’è un primo Allegri, quello che vinceva, e c’è un secondo Allegri che non vinceva più e che faceva vedere un calcio ai limiti dell’inguardabile. A mio avvisarsi avvitarsi sempre sugli stessi allenatori non porta mai nulla di buono e soprattutto in questo caso sarebbe una minestra riscaldata e dunque la peggiore soluzione possibile. Per quanto riguarda Paratici, i casini che ha combinato alla Juve, e non entro nel merito delle vicende giudiziarie per cui peraltro è ancora squalificato, dovrebbero portare il Milan a tenerlo lontano».

Cosa farebbe con Leao, Maignan e Theo Hernandez in estate?

«Senza pensarci troppo in estate venderei per primo Theo Hernandez, poi Leao e Maignan. Sono calciatori che hanno dato il massimo nella realtà rossonera, incostanti e che costano troppo. In giro per il mondo è pieno di giocatori che possono sostituirli, più giovani e più sostenibili. Non dimentichiamo mai che i club sono sottoposti a rigide regole di controllo dei conti e il Milan deve tenerne conto come tutte le squadre. I tre citati sono giocatori che non rientrano assolutamente in questa logica e che non impattano neanche significativamente sul rendimento della squadra».

In settimana ha rilanciato una pesante indiscrezione sull’ex Milan Pioli: è davvero vicino alla panchina della Juve per la prossima stagione?

«Pioli da mie fonti è un progetto della Juve di Giuntoli per la prossima stagione. Lui, senza entrare nei dettagli, la disponibilità l’ha data. Corrisponde alle caratteristiche di un allenatore che fa un buon calcio, moderno, che ha buoni rapporti coi calciatori (vedi Theo e Leao al Milan), ha un salario in linea con le possibilità delle squadre italiane, chiaramente molto diverso da quello che percepisce attualmente in Arabia. Ovvio che da qui a dire che ci sono delle certezze ci passa ancora del tempo perchè bisognerà vedere se la Juve avrà bisogno di mettere un traghettatore o se anticipa una scelta per la prossima stagione. Sicuramente quella di Pioli alla Juve è una pista da seguire».

A 9 giornate dal termine chi vede favorito per la vittoria dello scudetto?

«Nonostante i maggiori impegni vedo favorita l’Inter perchè nella gara contro l’Atalanta ha dimostrato di aver ritrovato una condizione fisica accettabile e giocatori fondamentali come Cahanoglu. Thuram sta crescendo nonostante il problema alla caviglia e poi rientrerà anche Dimarco. Sono loro quindi i favoriti».

Infine una domanda sulla Nazionale: il risultato del doppio confronto con la Germania quanto inciderà sul percorso di Spalletti in Azzurro?

«Non penso che l’esito della doppia sfida con la Germania avrà incidenza sul futuro di Spalletti che ha un contratto con la Nazionale fino al prossimo Mondiale. Non ho grossi dubbi al riguardo».

SI RINGRAZIA IL SIG. BARGIGGIA PER LA DISPONIBILITA’ DIMOSTRATA IN QUESTA INTERVISTA

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