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Calcio e Finanza

·31 de marzo de 2025

Borsa, Exor e Juve chiudono in rosso dopo l'ipotesi di aumento di capitale

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Un lunedì molto difficile per le Borse di tutto il mondo, compresa di Piazza Affari che ha chiuso il primo giorno della settimana con un -1,72%. Non fanno eccezione nemmeno i titoli di Juventus e della controllante Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann.

Il titolo bianconero dopo una mattinata in perdita del 4,5% è riuscita a risalire chiudendo però sempre in negativo al 3,34% con un valore per azione pari a 2,9190 euro e una capitalizzazione di mercato scesa a 1,11 miliardi di euro. È andata peggio però a Exor.


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La holding, che controlla anche Stellantis e Ferrari, ha registrato una perdita pari al 5,16% raggiungendo gli 83,55 euro per azione, mentre la capitalizzazione di mercato è di 18,83 miliardi di euro. Da sottolineare come per il rendimento del titolo Exor vada ricordato la sofferenza odierna di Piazza Affari relativamente alla politica dei dazi intrapresa dall’amministrazione degli Stati Uniti, guidata dal presidente Donald Trump.

Questi risultati odierni arrivano dopo l’annuncio di venerdì sera da parte della Juventus relativo all’ipotesi di un aumento di capitale a fine stagione, dove saranno i risultati ed eventualmente il calciomercato a fare prendere una decisione o l’altra, pari al 10% della capitalizzazione di mercato del titolo Juventus (1,11 miliardi di euro a oggi). Intanto, però, Exor ha già garantito al club bianconero un contributo di 15 milioni di euro, quota identificata come minima per l’aumento di capitale in questione.

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