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·2 de noviembre de 2024

Dalla legge Melandri agli stadi: tutti i temi sul tavolo di Abodi per cambiare il calcio italiano

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Mentre si attendono novità relative al cambio di statuto della FIGC, per cui le prove di dialogo fra Federcalcio e Leghe non sono andate nel migliore dei modi, il ministro per lo Sport e per i Giovani, Andrea Abodi, prosegue nelle sue valutazioni di riforma del panorama sportivo italiano.

Come riporta l’edizione odierna di ItaliaOggi, sono tanti i temi sul tavolo del ministro che richiedono correttivi per adeguarsi: da una legge per i giovani entro fine anno, un decreto sull’apprendistato sportivo, misura ridefinita dalla recente riforma dello sport, da coordinare con il vincolo e i premi di formazione, per favorire sia i settori giovanili che i giovani tesserati.


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Proprio sul nuovo statuto della FIGC e la commissione sui controlli finanziari, il ministro ha dichiarato «L’autonomia del calcio non è stata sempre sfruttata al meglio. Per quanto riguarda la Commissione, che coprirà le tre leghe professionistiche e la Serie A di basket, ci sarà un passaggio parlamentare, poi lavoreremo per garantire indipendenza e autorevolezza. Vedremo se un ente terzo potrà dare quel contributo ulteriore alla sostenibilità, alla trasparenza e all’equa competizione. Mi auguro che l’assemblea federale prenda decisioni coerenti il 4 novembre, trovando un equilibrio tra le richieste emerse e le misure previste. Apprezzo lo sforzo profuso fino ad ora, ma mi pare che ancora non ci siamo. Da un lato, il calcio ha il titolo per auto regolarsi. Questa è l’autonomia. Ma l’autonomia va anche sostanziata».

Il lavoro con il ministro dell’Interno Piantedosi e il problema ultras: «Siamo in contatto costante e abbiamo concordato incontri regolari con il ministro. Faremo tutto il possibile per allontanare i violenti dagli stadi, mantenendo però lo spirito del tifo e degli ultras, nel rispetto delle regole».

Nelle prossime settimane, inoltre, è previsto il provvedimento sui procuratori sportivi, un decreto sugli impianti sportivi, una revisione completa della legge Melandri che includerà la qualifica degli stadi come infrastrutture strategiche nazionali, e un nuovo pacchetto di norme sulla sicurezza delle strutture sciistiche, un tema tornato tristemente attuale dopo la tragica morte di Matilde Lorenzi.

«Siamo impegnati su diversi fronti – ha commentato il ministro –, sempre in stretta collaborazione con gli altri ministeri. Questa collaborazione ha portato a uno dei prossimi provvedimenti in arrivo, ovvero la prima legge quadro sui giovani della nostra Repubblica, che prevediamo di presentare entro novembre. Toccherà temi come formazione, autoimprenditorialità, accesso al credito, famiglia, salute e prospettive future, per dare ai giovani un sostegno concreto nelle tante sfide che li attendono. Un altro provvedimento atteso entro l’anno è quello sulla sicurezza delle strutture sciistiche, diventato ancora più urgente dopo la tragedia di Matilde Lorenzi. Dopo le esequie, ho parlato con i suoi genitori e ho promesso loro che sarebbero stati coinvolti in questo progetto per cercare di dare un senso a ciò che è accaduto».

Il punto su apprendistato sportivo e procuratori: «Stiamo ultimando il lavoro e prevediamo di completarlo tra novembre e dicembre. Stessa tempistica per il testo sulle infrastrutture sportive, in particolare quelle di base. Come obiettivo generale, poi, la revisione della legge Melandri sui diritti televisivi è la nostra prossima tappa, con l’aggiunta di novità sugli stadi. Una nuova regolamentazione aggiornerà il sistema per rispondere meglio alle esigenze attuali del mercato e alla tecnologia, ridistribuendo i ricavi nella Serie A e nel sistema mutualistico. Per quanto riguarda gli stadi, intendiamo classificarli come infrastrutture strategiche nazionali».

Dalla manovra, al vaglio del governo Meloni, sono previsti poi nuovi fondi per lo sport: «Stiamo parlando dell’unico settore dove lo Stato reinveste quasi un terzo (32%) delle tasse generate, grazie alla riforma Giorgetti del 2018, con un minimo di 410 milioni di euro garantiti. In più, quest’anno l’eccedenza rispetto al 32% è quasi triplicata, passando da 50 a 150 milioni, anche grazie ai risultati della riforma del lavoro sportivo. Questo aumento permetterà investimenti maggiori tramite Sport e Salute, che si occuperà del rapporto tra sport, scuola, sociale, salute e sostenibilità».

La direttiva Bolkestein e l’esclusione degli impianti sportivi: «Si tratta di un risultato importante, ottenuto con un ampio consenso. Questo riconosce il valore sociale dello sport non profit, come prevedeva la Bolkestein. Ora, le concessioni marittime, lacuali e fluviali per impianti sportivi non saranno soggette alla direttiva. Mi auguro che questo approccio si estenda ad altre questioni».

Un’ultima battuta su Milano-Cortina e i Giochi del Mediterraneo, che l’Italia si appresta a ospitare: «Puntiamo molto sui grandi eventi. Oltre a Olimpiadi, Paralimpiadi e Giochi del Mediterraneo, ci saranno anche le Universiadi invernali e gli Special Olympics a Torino tra gennaio e marzo. Per Milano-Cortina, si lavora per un impatto positivo duraturo, con quasi 4 miliardi di investimenti pubblici, di cui il 90% destinato a infrastrutture per la viabilità. Siamo fiduciosi di rispettare i tempi».

«Proroga del mandato per Malagò? Con tutto il rispetto che nutro per il presidente del CONI, sia come persona che per il lavoro che ha fatto in questi anni di altissima qualità, la legge non prevede una proroga del mandato».

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