Dentro ai 144 gol di Lautaro: il mito di Lorenzi, le notti europee di Mazzola | OneFootball

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·31 de enero de 2025

Dentro ai 144 gol di Lautaro: il mito di Lorenzi, le notti europee di Mazzola

Imagen del artículo:Dentro ai 144 gol di Lautaro: il mito di Lorenzi, le notti europee di Mazzola

La terza tripletta della storia nerazzurra in Champions League: i tre gol di Lautaro Martinez contro il Monaco hanno aggiornato in maniera importante i libri e le statistiche del Club, andando a ritoccare primati e permettendo al capitano di scalare ulteriormente le classifiche di tutti i tempi.

Intanto: le triplette interiste in Champions League erano due, prima della sfida di mercoledì. 15 marzo 2005, Inter-Porto 3-1, 3 gol di Adriano, ottavi di finale di Champions. L'altra: 29 settembre 2010, Inter-Werder Brema 4-0, tripletta di Samuel Eto'o. Lautaro dunque in compagnia di due centravanti epici della storia nerazzurra.


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Ma i gol, che hanno portato l'Inter alla qualificazione diretta agli ottavi, sono serviti al Toro per salire, sempre di più, agganciando o superando autentiche leggende del Club.

In Champions League sono ora 17 i gol di Lautaro Martinez: è il primato assoluto per il Club, raggiunto infatti Sandro Mazzola, che ha segnato 17 reti nella Coppa dei Campioni. Staccato dunque Adriano, che ha 14 gol in Champions League (oltre a 4 reti nei preliminari nella competizione).

I gol segnati nelle ultime settimane da Lautaro lo hanno proiettato poi al sesto posto assoluto nella classifica marcatori di tutti i tempi dell'Inter. Dopo che in stagione aveva raggiunto e superato Istvan Nyers, ora il numero 10 ha scavalcato Benito Lorenzi. Con 144 gol Lautaro è dunque il sesto marcatore nerazzurro di tutti i tempi, e insegue ora Luigi Cevenini III (158) e proprio Sandro Mazzola, quarto con 161 gol fatti.

I MIGLIORI MARCATORI DELLA STORIA DELL'INTER

aggiornata al 29 gennaio 2025

LAUTARO E MAZZOLA: I 17 GOL IN CHAMPIONS/COPPA CAMPIONI

Si fa la storia, inutile nasconderlo. Quella di Lautaro in Champions League è sbocciata al Camp Nou, nell'ottobre 2019. Un gol bellissimo, in una partita poi persa, ma che ha aperto il percorso del centravanti argentino nella massima competizione europea con l'Inter. Che poi è proseguito, fino alla partita con il Monaco, con una sola marcatura multipla in Champions, quella a Praga contro lo Slavia nel 2019. Gol pesanti: due in trasferta con il Barcellona, uno sul campo del Real Madrid, uno ad Anfield contro il Liverpool. E poi quello nei quarti contro il Benfica, soprattutto quello nella semifinale di ritorno contro il Milan. In questa stagione, dopo il sigillo con la Stella Rossa, il gol pesante a Praga e la super tripletta con il Monaco, che lo ha portato ad agganciare a quota 17 reti in Champions/Coppa dei Campioni Sandro Mazzola

Mazzola e Lautaro si sono incontrati la scorsa primavera ad Appiano Gentile, dove la leggenda e Hall of Famer nerazzurra ha fatto visita alla squadra di Simone Inzaghi. Un saluto e un dialogo intenso quello con l'attuale capitano interista, una connessione tra due capitani (e anche numeri 10, visto che Mazzola, dopo lo storico 8, ha indossato anche il 10 in nerazzurro).

Ecco, le notti europee di Mazzola sono iniziate con la cavalcata trionfale nella Coppa dei Campioni 1963/64. E i suoi primi due sigilli sono arrivati proprio contro il Monaco. D'altronde il destino dei due è legato a stretto giro da fili nerazzurri. I due gol li abbiamo raccontati qui, tra i precedenti tra Inter e Monaco: Mazzola segnò a Marsiglia (dove si giocava il match) negli ottavi della competizione. Poi non si fermò più, segnando anche al Partizan, due volte al Borussia in semifinale fino alla leggendaria finale contro il Real Madrid a Vienna, decisa proprio da una doppietta di Sandrino.

Mazzola in gol tre volte anche nell'edizione successiva: anche ad Anfield, contro il Liverpool, nel match di andata della famosa semifinale. Altra Coppa dei Campioni in bacheca, dopo la finale vinta 1-0 sul Benfica a San Siro (gol di Jair). In totale, 17 reti in Coppa dei Campioni: nel bottino anche un altro gol - stavolta amaro - nella finale con il Celtic.

I 17 GOL DI LAUTARO IN CHAMPIONS LEAGUE

2/10/19 | Barcellona-Inter 2-1 23/10/19 | Inter-Borussia Dortmund 2-0 5/11/19 | Borussia Dortmund-Inter 3-2 27/11/19 | Slavia Praga-Inter 1-3 (doppietta) 25/11/20 | Real Madrid-Inter 3-2 8/3/22 | Liverpool-Inter 0-1 12/10/22 | Barcellona-Inter 3-3 19/4/23 | Inter-Benfica 3-3 16/5/23 | Inter-Milan 1-0 20/9/23 | Real Sociedad-Inter 1-1 8/11/23 | Salisburgo-Inter 0-1 1/10/24 | Inter-Stella Rossa 4-0 22/1/25 | Sparta Praga-Inter 0-1 29/1/25 | Inter-Monaco 3-0 (tripletta)

I 17 GOL DI MAZZOLA IN COPPA DEI CAMPIONI

4-12-63 | Monaco-Inter 1-3 (doppietta) 26/2/64 | Partizan-Inter 0-2 15/4/64 | Borussia Dortmund-Inter 2-2 20/4/64 | Inter-Borussia Dortmund 2-0 27/5/64 | Inter-Real Madrid 3-1 (doppietta in finale di Coppa dei Campioni) 11/11/64 | Inter-Dinamo Bucarest 6-0 (doppietta) 4/5/65 | Liverpool-Inter 3-1 16/12/65 | Inter-Dinamo Bucarest 2-0 28/9/66 | Inter-Torpedo Mosca 1-0 9/12/66 | Vasas-Inter 0-2 (doppietta) 25/5/67 | Celtic-Inter 2-1 (finale Coppa Campioni) 15/9/71 | Inter-AEK Atene 4-1 22/3/71 | Standard Liegi-Inter 2-1

SUPERATO BENITO 'VELENO' LORENZI

Negli scorsi mesi Lautaro aveva superato nella classifica all-time Istvan Nyers, straordinario attaccante del quale abbiamo raccontato la storia.

Ora, con 144 reti, il capitano nerazzurro lascia alle spalle Benito Lorenzi, e punta deciso verso Lugi Cevenini III, detto Zizì, e proprio Sandro Mazzola.

La storia di Benito Lorenzi, nato a Borgo a Buggiano nel 1925, è quella di un giocatore che ha segnato dal 1947 al 1958 la storia nerazzurra. Per la sua bravura in campo, per il suo essere istrionico e senza eguali sul terreno di gioco, per l'animo grande fuori dal terreno di gioco. 11 stagioni in nerazzurro, 314 presenze e 143 gol, due Scudetti.

Lo chiamavano 'Veleno', un soprannome affibbiatogli dalla sua mamma, Ida. Sono tanti gli aneddoti che vanno a tratteggiare la figura di Lorenzi: le sfide con John Charles, il soprannome Marisa affibiato a Boniperti, lo schiaffo a Nyers, suo compagno d'attacco. Ma, soprattutto, l'episodio del limone nel derby 1957-1958. 6 ottobre 1957: rigore per il Milan, Cucchiaroni sul dischetto: tiro, alto.

La foto precisa del momento non esiste. Anche perché, nel parapiglia finale negli spogliatoi, al fotografo Celso Battaia ruppero addirittura il flash. Inter-Milan 1-0, nerazzurri avanti grazie a un rigore procurato da Lorenzi e segnato da Vincenzi. Nel finale, l’arbitro Concetto Lo Bello assegna un rigore al Milan. Lorenzi si avvicina alla panchina, chiede da bere, riceve mezzo limone. E lì, il genio si attiva. Quel mezzo limone viene piazzato sotto al pallone, sugli spalti si sbracciano, provano ad avvisare Cucchiaroni che non si accorge, riconcorsa, tiro, il pallone si impenna, alto. Finisce il derby, iniziano i colpi proibiti. Lorenzi, cattolico praticante, qualche anno dopo ammetterà: «Ho confessato tutto. Ho detto “Ho fatto una scorrettezza” e il prete che mi ha confessato era un interista e si è messo a ridere».

Ma la storia di Lorenzi ha altri racconti, come la sua amicizia con Valentino Mazzola, papà di Sandro. Valentino era il suo più grande sponsor nella nazionale italiana (dove Lorenzi giocò solo 14 volte, con 4 gol). E gli intrecci del calcio e della vita, dopo la tragedia di Superga, portarono di fatto Lorenzi ad "adottare" Sandro e Ferruccio, i figli rimasti orfani del grande Valentino. Li portò all'Inter, ogni anno li accompagnava a Superga a rendere omaggio al grande Torino. E di fatto, diede il via anche alla storia di Sandrino con l'Inter.

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