Feyenoord Milan, Ordine bacchetta Conceicao! Colpevole numero uno, ha sbagliato questa cosa | OneFootball

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Milannews24

·13 de febrero de 2025

Feyenoord Milan, Ordine bacchetta Conceicao! Colpevole numero uno, ha sbagliato questa cosa

Imagen del artículo:Feyenoord Milan, Ordine bacchetta Conceicao! Colpevole numero uno, ha sbagliato questa cosa

Feyenoord Milan, Franco Ordine, noto giornalista, ha criticato Sergio Conceicao per il modulo utilizzato ieri sera. Le parole

Dalle colonne del Corriere dello Sport, Franco Ordine ha parlato così di FeyenoordMilan:

PAROLE – «Dev’essere responsabilità, o merito a seconda dei punti di vista, delle tracce lasciate da Erasmo da Rotterdam, il teologo autore del famoso “Elogio della follia”. A lui, da quelle parti, è dedicato un ponte modernissimo non molto distante dalla conca del “De Kuip”, lo stadio colmo come nelle serate più attese con musica ad altissimo volume e pioggia battente. Si può forse spiegare così il folle intervento di Mike Maignan, portiere un tempo assicurazione sulla vita del Milan e ieri sera invece scaduto al ruolo di decisivo alleato della stoccata di Paixao. Mai visto uno scarabocchio del genere. Chissà se alla fine della notte cominciata malissimo si può definire allo stesso modo, effetto cioè di una scelta folle, lo schieramento deciso da Sergio Conceiçao con i 4 fantasia tutti insieme appassionatamente. A leggere meglio la lista presentata all’Uefa dal club rossonero, c’è invece una spiegazione diversa, molto più razionale. E cioè una scelta forzata resa indispensabile dalla squalifica di Musah (guadagnata nella sciagurata notte di Zagabria), dall’infortunio di Loftus Cheek, e l’impossibilità di utilizzare qualche altro esponente del mercato di fine gennaio, cioè Sottil e Bondo, entrambi fuori lista insieme con lo spagnolo Jimenez. Di fatto bisogna prendere atto allora che se la concentrazione di tanta cifra tecnica può costituire valore aggiunto nel viaggio a Empoli, a Rotterdam la musica è completamente diversa. Ed è diversa in particolare la scelta degli olandesi, rimasti senza l’allenatore principale da un giorno all’altro, eppure disposti secondo una mano abile e collaudata, quasi che l’esonerato Priske avesse nei giorni precedenti preparato un piano partita quasi perfetto, puntando sui difetti più noti del Milan (debole sui fianchi della difesa, tra Walker e Theo con capigliatura fucsia) e vincendo quei duelli a metà campo che fanno dannare Conceiçao in panchina. Perché poi se hai solo dei fioretti e non ancora delle sciabole, il risultato è quasi scontato. Maturato in capo anche alle ultime scelte a disposizione della ridotta panchina, con Camarda e Abraham lanciati nella mischia finale a dimostrazione che gli artigli dei 4 fantasia non riescono a pungere né ad aprire varchi utili. Dalle parti di Conceiçao si lamentano per il numero dei duelli persi: è la solita storia, non c’è nulla di nuovo. Si possono cambiare i ranghi, si può inserire anche qualche altro artista, come Joao Felix, ma a certi livelli europei quello che conta non è l’estro e nemmeno la classe ma la velocità e la cifra tecnica, l’intensità. Così nella città della follia, il Milan consuma un’altra occasione per tornare indietro invece che fare qualche progresso convincente a dimostrazione di un destino più da gambero. Compresi gli umori e il rendimento di chi, tipo Leao, è continuamente messo d avanti al bivio: spiccare il volo verso la quota fenomeno o tornare indietro verso destini più tristi».

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