
Zerocinquantuno
·31 de marzo de 2025
Italiano: “Orgogliosi di giocarci questa semifinale, ieri i tifosi ci hanno dato ancora più carica. Non faremo l’errore di sottovalutare l’Empoli”

Zerocinquantuno
·31 de marzo de 2025
Di seguito, suddivise per argomenti principali, tutte le dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dal tecnico rossoblù Vincenzo Italiano alla vigilia di Empoli-Bologna, semifinale d’andata di Coppa Italia Frecciarossa in programma domani alle 21.
Guai a sottovalutare l’Empoli – «Di sicuro quell’errore non lo commetteremo, perché quando una squadra arriva in semifinale non è un caso: il percorso compiuto dall’Empoli ci porta a pensare che non sarà facile nemmeno per noi. Il campionato li vede in difficoltà ma la loro è una formazione con qualità e talento, e al Castellani soprattutto il sottoscritto ha sempre faticato. Domani ci attende una partita dura che dovremo affrontare con la concentrazione al massimo: cercheremo di dare un senso alla gara di ritorno andando a caccia di un risultato positivo».
Momento magico – «Prima di Venezia avevo detto in conferenza che avremmo fatto di tutto per i tifosi a cui era stata vietata la trasferta, e così è stato. Ringrazio la gente che era ieri è venuta qui al centro tecnico, questa vicinanza ci regala davvero una grande energia e ci spinge a dare quel qualcosa in più. È bello essere arrivati dove siamo ora, è una semifinale che ci riempie d’orgoglio e che ci giocheremo al massimo delle nostre possibilità. Riguardo al campionato, la classifica attuale è bellissima e cercheremo di mantenerla, ma ora la nostra concentrazione è su domani: partita troppo importante, in palio c’è una finale, da tanti anni il club è lontano da un traguardo del genere. E ho visto i ragazzi concentratissimi».
Ancora senza Castro – «’Santi’ non sarà della partita, non vale la pena rischiare, ma verrà con noi a fare il tifo. Dallinga a Venezia non era partito benissimo, poi però l’ho visto bene, più attivo: dopo tanto tempo senza giocare con continuità non è mai facile ritrovare il ritmo. In generale c’è fiducia, l’attacco è nelle mani di giocatori responsabili e che si stanno muovendo bene: a Venezia aver visto confezionare il gol da parte dei tre là davanti è stato molto bello».
Skorupski quasi intoccabile – «Chi difenderà i pali domani? Vedremo… È una questione di momento più che di valori, perché anche Federico (Ravaglia, ndr) è affidabilissimo, in quanto a portieri siamo tranquilli. Ma Lukasz ora come ora è in uno stato di grazia, è in forma superlativa».
Orsolini scatenato – «’Orso’ possiede questa capacità innata, che in pochi hanno, di essere decisivo, sempre concreto nel poter fare la differenza. L’ha confermata anche nella stagione in corso, io non mi do particolari meriti, ho solo cercato di metterlo nelle condizioni migliori per continuare a segnare con regolarità».
Uno per tutti, tutti per uno – «Ovviamente ci tengo tantissimo ad arrivare in finale, ancor di più dopo aver visto i nostri tifosi qui ieri: c’erano bambini e anziani, donne e uomini, intere famiglie. La gente di Bologna che ci può dare quella spinta in più per vincere le partite: già ne avevo voglia, ora l’ho triplicata, arrivare fino in fondo è sempre un orgoglio. Se a luglio ci avrei creduto? Diciamo che ci speravo: fin dall’inizio la società mi ha sempre parlato della Coppa Italia, e adesso mi fa piacere vederli contenti e soddisfatti del nostro percorso».
Abbondanza sulle ali – «Ancora oggi qualche ragazzo sta recuperando dal match di sabato, per fortuna sono tutti a disposizione e ho la possibilità di schierare chi non ha giocato: domani mattina farò le ultime valutazioni».
Ragazzini terribili – «I vari Bacci, Marianucci, Tosto e Konaté hanno portato l’Empoli ad una storica semifinale di Coppa Italia, sono giocatori pericolosi che possono mettere in difficoltà chiunque. Come detto, conosciamo il valore dei nostri avversari e quanto sia faticoso espugnare quel campo, sono convinto che anche la gara di domani non farà eccezione».
C’è anche Aebischer – «Michel a Verona era stato fondamentale per arrivare a quella vittoria: parliamo di ragazzi che giocano meno ma danno sempre una mano, sfruttando gli spezzoni di partita a loro disposizione. In mezzo al campo siamo in tantissimi e in parecchi stanno bene, ma al Bentegodi mi servivano proprio le sue qualità e lui ha risposo bene. Dopo il lungo stop sta crescendo di condizione, al pari di El Azzouzi, ma è consapevole che altri hanno una condizione diversa e di dover recuperare questo gap. Se però avrò bisogno, lui è il primo della lista che chiamerò in causa».