LazioPress.it
·1 de junio de 2025
Lautaro Martinez distrutto dopo la finale di Champions League

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·1 de junio de 2025
In casa Inter regna un vero e proprio lutto sportivo. Le prime lacrime sono iniziate esattamente due settimane fa. Era il 18 maggio quando allo stadio San Siro andava in scena il primo dramma calcistico della società nerazzurra: Inter-Lazio 2-2 e uno scudetto che scivolava via. Il mattatore di quella serata fu Pedro. Lo spagnolo recupererò per ben due volte la squadra di Simone Inzaghi facendo svanire i sogni legati al tricolore. Poco stile nel post partita per la seconda squadra di Milano, che, nonostante un rigore ( quello del 2-2 ) sacrosanto a detta di ogni analisi arbitrale, non fece presentare alcun tesserato ai microfoni della stampa.
Tante lacrime quel giorno nei protagonisti interisti. Una settimana dopo la partita Como-Inter e le lacrime aumentarono: uno scudetto andato, perso e un Lautaro Martinez a dir poco disperato. La delusione passò subito perchè c'era una coppa da alzare, la più importante: la Champions League.
Appena 24 ore fa stava andando in scena una delle finali più assurde di sempre. Il motivo? Uno solo, una sconfitta schiacciante e distruttiva. Il Psg asfalta l'Inter con un devastante 5-0. La squadra di Inzaghi ha disputato un match imbarazzante senza mai esser in partita e senza rendersi mai concretamente pericolosa dalle parti di Donnarumma, nemmeno quando la squadra avversaria, per il largo vantaggio, calò totalmente di attenzione e mordente. Nemmeno in quell'occasione l'Inter è riuscita a dire la sua e a dar l'impressione di segnare un piccolissimo gol bandiera.
In un periodo dell'anno, in casa interista, sembrava esserci aria di Triplete. Se ne parlava con un certo vanto, con una certa sicurezza e falsa modestia. Improvvisamente poi tutto si è perso nel nulla partendo dal derby in cui il diavolo rossonero si è divorato la squadra di Inzaghi. Poi la disfatta Inter-Lazio nel nome di Pedro ed infine una sconfitta storica in finale col Psg, match che segna anche un record negativo mai visto prima nella storia della Champions League.
Sicuramente una delle bandiere nerazzurre. L'attaccante Lautaro Martinez è il ritratto dell'umore nerazzurro. Tre sono le fotografie che lo riguardano e che disegnano la stagione degli uomini di Inzaghi. Partiamo, come già detto, dalla disfatta a San Siro tra Inter e Lazio, un 2-2 nel finale che è costato lo scudetto e Lautaro Martinez colto dalle telecamere mentre non si dava pace per l'accaduto.
Giornata successiva, Como-Inter. Vittoria per i nerazzurri, uno 0-2 inutile visto che il Napoli batte il Cagliari in casa prendendosi lo scudetto con tanto di coreografia intenta a sbeffeggiare i nerazzurri con uno scudetto strappato dal petto.
L'ultima immagine drammaticamente sportiva si è consumata a Monaco di Baviera nella finale di Champions League, dopo i 5 gol incassati dall'Inter contro il Psg. La disperazione di Lautaro Martinez è stata ben visibile sul terreno di gioco, al momento del fischio finale ma non è finita qui. A rincarare la dose è stata la moglie Augustina: “Fa così male vederti così, ma niente cancella tutto il sacrificio e il lavoro che c’è dietro. Avrai una rivincita, non ho dubbi. Eccoci qua per sostenerti, nel male e nel bene. Ti amo e ti ammiro”.